La pandemia COVID19 ha evidenziato la fragilità delle catene di approvvigionamento come mai prima d’ora. La loro natura interconnessa, globale e la loro rigidità le rende estremamente vulnerabili ad un evento di tale portata e gravità. Non si adattano alle improvvise restrizioni doganali, né al repentino cambiamento nella domanda del mercato, né all’accesso limitato ai materiali, impianti di produzione e manodopera.
Ciò purtroppo ha avuto la conseguenza immediata di affrontare senza strumenti adeguati la crisi sanitaria e di creare una grave carenza di prodotti disperatamente necessari come maschere per il viso, ventilatori polmonari, guanti protettivi, disinfettanti ma anche di determinare pesanti mancanze di alcune produzioni primarie.
Dal punto di vista economico, si tratta di uno stress-test senza precedenti per la maggior parte delle aziende in tutti i settori industriali. Secondo un rapporto di Dun & Bradstreet, nella classifica Fortune 1000, stilata dalla rivista economica Fortune, tra le 1.000 più grandi imprese statunitensi elencate ben 938 hanno un fornitore primario e secondario che è stato travolto dalla pandemia.
Sebbene sarebbe stato difficile pianificare tempestivamente una risposta adeguata ad un tale evento, le imprese avrebbero dovuto essere meglio preparate a mitigarne l'impatto.
Questo evento disastroso impartisce alcune importanti lezioni su come le organizzazioni debbano progettare e monitorare le catene di approvvigionamento per far fronte alle future crisi globali.
Quali sono gli elementi che hanno contribuito a questo susseguirsi di eventi disastrosi ?
La produzione di alcuni prodotti chiave concentrata solo in zone specializzate e le successive restrizioni di viaggio che hanno determinato pesanti ritardi di fornitura, la produzione just-in-time che ha provocato una grave carenza di approvvigionamento, ma anche la rigidità della filiera incapace di identificare e connettersi in tempo con fornitori alternativi e, quando possibile approvvigionarsi localmente. Inoltre le attuali catene di approvvigionamento non sono progettate per essere trasparenti e molte aziende non conoscono tutti i propri fornitori. Tutto ciò ha impedito di individuare in tempo i nodi più deboli e di fronteggiare adeguatamente la grave minaccia alla propria capacità di produzione e di fornitura.
Cosa fare ora? Ridisegnare e realizzare la tracciabilità della catena di approvvigionamento, identificare fonti alternative e rendere questi dati trasparenti e facilmente accessibili. Creare in sostanza una catena di approvvigionamento più resiliente e trasparente, che consente di identificare i rischi e i nodi vulnerabili della produzione e di reagire rapidamente alle mutate situazioni di domanda ed offerta. Comprendere che il costo per la creazione di filiera tracciabile e trasparente viene facilmente compensato dai risparmi ottenuti con la creazione di un meccanismo reattivo, operativo e competitivo, anche in caso di interruzione della fornitura. Oltre ad una migliore gestione della catena di approvvigionamento, l’implementazione di una maggiore trasparenza dimostra partner commerciali e ai consumatori che l’azienda prende sul serio la responsabilità sociale d’impresa ed è necessaria per la garantire la sostenibilità ambientale e sociale della catena di approvvigionamento.
E’ senz’altro questo un argomento complesso e non esiste una soluzione semplice, univoca e adatta a tutti. Certamente è necessaria un'accurata analisi e strategia del rischio, caso per caso.
Questa crisi epocale mette in luce l’impegno e l’obiettivo dell’azienda che conduco, Haelixa Ltd., ovvero consentire la piena trasparenza e tracciabilità delle merci, dall’approvvigionamento delle materie prime fino vendita al dettaglio per eliminare insufficienze, irregolarità e alterazioni nella catena di approvvigionamento.
La tecnologia di Haelixa utilizza dei traccianti al DNA, che vengono applicati sul prodotto (come ad esempio fibre tessili, pietre o metalli preziosi) fornendo un identificativo personalizzato per ogni produttore, azienda manifatturiera, o anche lotto, per garantire trasparenza ed evitare manomissioni e frodi. In ogni momento e in ogni luogo si può eseguire con facilità una lettura dei codici e quindi identificare le informazioni relative all’intero ciclo produttivo e l’autenticità del prodotto. La tecnologia viene adattata alle specifiche esigenze dei nostri clienti per minimizzare i rischi ed affrontare le sfide immediate del proprio settore.
Questa crisi rappresenta un'opportunità per molte aziende di ripensare e ristrutturare le loro catene di approvvigionamento globali.