In Svezia, l’agricoltura di precisione viene applicata in diverse fattorie per il benessere degli animali, visto che la legislazione in materia nel paese è tra le più severe. In un’azienda agricola che fa parte di un progetto di smart farming, uno dei metodi seguiti per aiutare il benessere degli animali è il fissaggio di un sensore sulle orecchie, misurando il battito cardiaco degli animali. Christophe Verjus è un ingegnere dell’Organizzazione svizzera di ricerca e sviluppo CSEM: “Grazie alla misurazione della frequenza cardiaca, soprattutto se conosciamo la frequenza cardiaca regolare di un determinato animale, sapremo se l’animale ha la febbre, se è stressato o malato. Lo sapremo prima che ci siano sintomi visibili. L’allevatore sarà quindi in grado di agire e prendere rapidamente le decisioni giuste“.
Per esempio, durante il parto delle scrofe: il momento più cruciale del processo di allevamento. Le scrofe devono rimanere in buona salute per prendersi cura dei loro piccoli. Grazie a un sistema di allarme, i titolari dell’azienda agricola sono informati in tempo reale e possono reagire non appena sanno che qualcosa deve essere fatto. Tutti i dati passano attraverso un terminale elettronico situato nell’edificio della fattoria e misura anche la qualità dell’aria e la temperatura.
Ander Herlin, docente senior presso l’Università svedese di scienze agrarie, è il coordinatore delle operazioni svedesi del progetto ed è convinto che le nuove tecnologie segnino un grande passo avanti: “Ogni animale è molto importante, è prezioso e ha un proprio diritto di benessere. Quindi dobbiamo monitorare ogni animale e questa è l’idea dell’allevamento di precisione“. Il mercato globale dello Smart Farming dovrebbe raddoppiare nei prossimi cinque anni e raggiungere un valore di 16 miliardi di euro.
Da: impakter.it, 25/2/2020