L’Internet delle Cose (Internet of Things, IoT) ha generato grande attenzione nel corso degli anni, e per una buona ragione. Nell’era digitalizzata di oggi, la tecnologia IoT sta aiutando molti settori a migliorare la propria attività. Anche l’agricoltura sta iniziando ad abbracciare la connettività IoT. La domanda alimentare globale è in crescita, e l’agricoltura tradizionale semplicemente non è in grado di produrre una quantità di cibo sufficiente a soddisfare il fabbisogno nutrizionale mondiale. Per salvare le future generazioni dalla fame e dalla malnutrizione, i produttori agricoli dovranno impiegare tecniche più innovative per aumentare la loro produzione.
Ed è a questo punto che entra in gioco la tecnologia IoT per dare una mano. L’agricoltura intelligente basata sull’Internet delle Cose offrirà ai produttori agricoli nuove modalità per gestire le loro aziende, e li aiuterà a migliorare non solo la quantità ma anche la qualità dei loro prodotti. Si tratta di un settore in crescita, e si prevede che il mercato globale dell’agricoltura intelligente raggiungerà quota 17,9 miliardi di dollari entro il 2025, contro i 7,1 miliardi di dollari del 2017.
Per rendere la produzione agricola quanto più efficace possibile, un’azienda russa ha sviluppato il Dairy Production Analytics (DPA). Il DPA è un servizio inerente la gestione della produzione lattiero casearia che fornisce agli operatori del settore informazioni relative alle condizioni ambientali e ad altri fattori importanti per la produzione lattiero casearia. Questa soluzione viene oggi utilizzata nell’azienda agricola Voshazhnikovo, in Russia. L’azienda ha 4.500 mucche da latte, che producevano circa 125 tonnellate di latte al giorno, o 28 litri per ogni mucca. Dopo aver implementato il DPA, la produzione di latte registrata nell’azienda è arrivata a 33 litri al giorno per ogni mucca, riportando una crescita del 18%.
Il modo in cui funziona il DPA è attraverso la raccolta di informazioni provenienti da fonti esterne, come i sensori progettati per monitorare temperatura, umidità, pressione e velocità e direzione del vento. La piattaforma basata su Cloud, quindi, immagazzina e analizza i dati per aiutare i produttori agricoli a prendere decisioni migliori. La soluzione notificherà agli agricoltori i cambiamenti rilevati nell’azienda agricola, consentendo loro di agire immediatamente. Per esempio, grazie al nuovo sistema, i produttori agricoli hanno capito che il fabbisogno alimentare delle mucche deve aumentare, in termini di quantità, quando le temperature nell’azienda si abbassano. Tenendo a mente queste informazioni, gli allevatori sono stati in grado di definire una corretta alimentazione, che, di conseguenza, ha portato a un aumento della produzione di latte. Senza il DPA, tutto questo non sarebbe stato possibile.
Oltre al latte, la tecnologia IoT potrebbe determinare anche un aumento della produzione di patate. O almeno questo è uno degli obiettivi del progetto IoF2020 (Internet of Food and Farm 2020), cofinanziato dall’Unione Europea. L’obiettivo principale del progetto è quello di migliorare il settore agricolo europeo e rendere l’agricoltura di precisione una realtà. In uno dei suoi esempi di utilizzo, il progetto IoF2020 propone di utilizzare soluzioni di agricoltura intelligente per aiutare i produttori europei di patate a superare una serie di sfide. Far fronte alle malattie e ai parassiti che colpiscono i raccolti, come anche agli effetti del cambiamento climatico, è diventato estremamente difficile per i produttori di patate. Ma l’uso di tecnologie innovative a basso costo potrebbe aiutare i produttori alimentari ad affrontare meglio le sfide attuali.
Per esempio, potrebbero installare stazioni IoT telemetriche all’interno dei campi di patate per raccogliere dati concernenti il meteo e il suolo. Sulla base dei dati raccolti, i produttori agricoli sarebbero in grado di adattare le loro attività alle specifiche condizioni e garantire un uso efficiente delle risorse. Di conseguenza, ciò potrebbe portare ad avere una riduzione del 15% nell’utilizzo dei pesticidi e del 25% del consumo idrico. Inoltre, secondo il sito internet IoF2020, i produttori agricoli potrebbero ridurre del 19% i loro costi di produzione.
Il raggiungimento di una maggiore produttività e della sostenibilità ambientale in agricoltura dipende fortemente dal coinvolgimento dei produttori agricoli nelle pratiche agricole intelligenti. Tuttavia, l’elevata frammentazione agricola, insieme alla complessità del settore e alla pressione economica, hanno ritardato il passaggio a un’agricoltura di tipo intelligente in molte parti del mondo.
da: “IoTforall” (Stati Uniti) – in: Agrapress Rassegna della stampa estera n. 1325, 6/2/2020