Nel novembre 2017 è stato finanziato dall’U.E. il progetto Life “Soil4Life, l’essenziale è invisibile agli occhi”, coordinato da Legambiente e che vede come partner beneficiari associati CIA, CCIVS, CREA, ERSAF, ISPRA, SNPA, Politecnico di Milano, Comune di Roma e Zelena Istra. Obiettivo prioritario del progetto riguarda la diffusione della cultura sulla gestione sostenibile del suolo al fine di arginare il consumo di suolo nella sua accezione più ampia che vede al centro del dibattito l’incessante sottrazione di suolo fertile per l’agricoltura, che mal si coniuga con la richiesta da parte delle Nazioni Unite di intensificare le produzioni per azzerare la fame nel mondo.
Il progetto prevede attività rivolte ai politici, alle pubbliche amministrazioni, alle scuole, ai cittadini focalizzate sulla consapevolezza dell’importanza che il suolo riveste per la vita sulla Terra, al fine di promuovere un dibattito costruttivo che possa sfociare in iniziative concrete quali l’attivazione di tavoli tecnici con le pubbliche amministrazioni che portino alla stesura di un libro bianco sul consumo di suolo ed un rinnovato interesse sull’emanazione di una legge sul suolo; a corsi di formazione per professionisti, insegnanti, agricoltori sull’uso sostenibile del suolo; manifestazioni pubbliche rivolte alla cittadinanza per accrescerne la consapevolezza su questo tema.
Il progetto produrrà, per ciascuna categoria di soggetti interessati delle linee guida specifiche, da utilizzare e diffondere sul territorio.
In particolare, CREA, unitamente a CIA, si sta occupando della divulgazione delle linee guida volontarie sulla gestione sostenibile del suolo, redatte dalla FAO nell’ambito della Global Soil Partnership verso il mondo agricolo. Verranno coinvolte 5000 aziende e con gli agricoltori verrà stipulato un patto d’alleanza per l’applicazione di esse.
L’agricoltore che seguirà questo percorso ne avrà innanzitutto un vantaggio economico, perché riuscirà a produrre di più consumando meno energia, denaro e risorse naturali. In secondo luogo, garantirà il mantenimento della fertilità dei suoli, assicurando loro la possibilità di continuare ad essere coltivati in modo competitivo e durevole. In terzo luogo, vivrà in un ambiente più bello, più pulito e più salubre.
CREA e CIA hanno redatto a corredo della traduzione in lingua italiana del documento della FAO (pubblicata sul sito della GSP della FAO), delle schede tecniche “avere cura del suolo per nutrire il pianeta”, specifiche per la realtà italiana, con una serie di raccomandazioni sul da farsi e sul non da farsi, rispetto a tematiche quali la conservazione della biodiversità, la fertilizzazione, la difesa, l’incremento della sostanza organica, il contenimento dell’erosione, la gestione dell’acqua, l’intensificazione delle produzioni, la promozione di cibi salubri e sicuri, l’incremento di infrastrutture verdi, la prevenzione dell’inquinamento del suolo, la prevenzione dagli incendi, la gestione sostenibile dell’azienda agrozootecnica.
Crea e Legambiente hanno promosso iniziative culturali rivolte agli allievi delle scuole, nella certezza che i giovani possono essere un volano verso la popolazione diffondendo informazione ed interesse sul suolo.
E’ stato lanciato un concorso per gli studenti della scuola media di primo grado mettendo a disposizione degli insegnanti delle schede informative sul suolo. Un documento snello e di facile consultazione idoneo a smuovere curiosità ed interesse. A schede di tipo informativo seguono schede tecniche con la proposta anche di esercizi da svolgere in classe con gli studenti (informazioni aggiuntive sul sito del progetto www.soil4life.eu).
Il progetto prevede anche l’avvio di due siti pilota: uno coordinato dal Comune di Roma sulle problematiche urbanistiche, l’altro coordinato da ERSAF sugli aspetti agronomici.
Nel corso dei prossimi due anni è anche prevista l’organizzazione di numerose manifestazioni con il coinvolgimento della cittadinanza.
Di suolo fertile ne abbiamo a disposizione sempre meno soprattutto in considerazione dell’aumento della popolazione mondiale che si stima raggiunga nel 2050 oltre 9 miliardi di persone.
Solo in Italia si perdono 2mq di suolo fertile ogni secondo. Sicuramente fermare questo fenomeno è un obiettivo molto ambizioso, ma dovrebbe essere considerato primario da parte di ogni abitante della terra e solo attraverso una incessante opera di informazione e divulgazione sull’importanza del suolo potrà essere realizzato. Rispetto a qualche anno fa sono stati compiuti passi da gigante, ma senza una legge specifica sulla conservazione del suolo non si raggiungerà mai il livello di attenzione necessario a tutelare questo bene prezioso.