Il Codex Alimentarius, l'organismo ONU che stabilisce gli standard alimentari, ha recentemente approvato nuove norme per tutelare la salute dei consumatori di tutto il mondo. Durante l’ultima riunione annuale, il Codex ha adottato i codici sulla prevenzione e la riduzione della Ocratossina A un contaminante cancerogeno presente nel cacao e dell'acido cianidrico nella manioca, entrambi prodotti importanti per i paesi in via di sviluppo. Inoltre, ha realizzato una guida su come evitare la contaminazione microbiologica dei frutti di bosco e ha formalizzato la richiesta di etichettature come "non-aggiunta di sali di sodio", e "senza sale aggiunto" sulle confezioni degli alimenti, per aiutare i consumatori nella scelta di una dieta sana.
La Commissione del Codex Alimentarius, gestita congiuntamente dalla FAO e dall'OMS, stabilisce norme a livello internazionale sulla sicurezza igienico sanitaria e sugli standard di qualità degli alimenti. Le norme del Codex servono, in molti casi, come base per la legislazione nazionale, e forniscono i parametri di riferimento per la sicurezza alimentare nel commercio internazionale dei prodotti alimentari. La Commissione ha adottato una serie di standard sui prodotti alimentari in grado di proteggere i consumatori da frodi e garantire pratiche eque nel commercio degli alimenti: su frutta e verdura, sia fresche che lavorate (es. avocado, finferli, melograni, olive da tavola, pasta di datteri) e su pesce e prodotti ittici (pesce affumicato, abalone).
Gli standard aiutano acquirenti e venditori a stabilire accordi basati sulle specifiche stabilite dal Codex e far sì che i consumatori ottengano dai prodotti quello che si aspettano.
La Commissione ha anche adottato linee guida rivedute e aggiornate sugli alimenti complementari formulati per lattanti e bambini per garantire la salute e la nutrizione di un gruppo di popolazione molto vulnerabile. E sono stati stabiliti centinaia di limiti massimi di sicurezza per i residui di pesticidi e farmaci veterinari e clausole per gli additivi alimentari.
Fonte: FAO (Roma) – tel. 06 57052562 – www.fao.org