Anche se non ci sono prove scientifiche solide per sostenere che il cibo biologico sia mediamente più sano e nutriente del cibo convenzionale, in molti sono però disposti a giurare che il bio è comunque più saporito e gustoso. Le prove, a favore o contro questa affermazione,latitano, ma alcuni recenti esperimenti gettano qualche spiraglio di luce sulla questione.
Quando acquistiamo un prodotto alimentare lo scegliamo in base ad alcune caratteristiche che possiamo sperimentare con i nostri sensi, come il colore o il sapore. Altre però non sono verificabili dall’acquirente: il metodo di produzione, le proprietà salutistiche o la provenienza geografica. Vari esperimenti hanno mostrato come queste caratteristiche intangibili possano influenzare la percezione del gusto.
Un gruppo di ricercatori di Udine, Ancona e Potenza ha fatto assaggiare a 150 persone un formaggio pecorino biologico e uno convenzionale, chiedendo di dare un voto da 1 a 9. Il primo assaggio si è svolto in cieco: nessuno sapeva se stava assaggiando il pecorino bio o l’altro. Successivamente, dopo aver dichiarato le aspettative che avevano su entrambi i prodotti, le presone hanno assaggiato i due formaggi, ora ben identificati. Sorprendentemente, il pecorino bio è stato apprezzato di meno se assaggiato in cieco e il contrario è successo al pecorino convenzionale, apprezzato di più senza avere informazioni sulla sua produzione.
Questi esperimenti non dicono nulla sul gusto dei prodotti biologici. Piuttosto rivelano come le informazioni che riceviamo sul cibo possono avere una profonda influenza su di noi, creando aspettative positive o negative, arrivando perfino a modificare la percezione del gusto.
Estratto dall’articolo pubblicato su Il Corriere della Sera, 30/06/2013