Il Bangladesh potrebbe diventare il primo Paese al mondo a coltivare il Golden Rice, una varietà di riso OGM arricchita di beta-carotene - che potrebbe aiutare a prevenire la cecità infantile e le morti dovute a carenza di vitamina A. Se la notizia annunciata dal Dhaka Tribune e ripresa da Science fosse confermata, si concluderebbe così l'esito di un processo di approvazione che va avanti da due anni, e che ha messo al centro del dibattito un prodotto che da almeno due decenni è preso di mira dagli oppositori degli organismi geneticamente modificati.
La carenza di vitamina A è una condizione praticamente sconosciuta nei Paesi industrializzati, dove questa sostanza (presente negli spinaci, nelle carote, nella zucca e in molti altri alimenti) è facilmente assimilabile con il cibo. In molti Paesi in via di sviluppo, tuttavia, la poca disponibilità e varietà alimentare causano carenze di vitamina A così gravi che possono predisporre alla cecità e aumentare il rischio di morte per infezioni. Nel mondo, un terzo dei bambini di età inferiore a cinque anni soffre di questa condizione. Secondo l'OMS, ogni anno tra i 250 mila e i 500 mila minori con carenza di vitamina A perdono la vista, e la metà di loro muore entro 12 mesi dall'inizio della cecità. In Bangladesh, è carente di vitamina A un bambino in età prescolare su cinque, nonché il 23,7% delle donne in gravidanza. Alla base di tutto questo c'è la malnutrizione: in questo Paese, così come in diverse aree della Cina, dell'India e di altri Stati asiatici non si ha a disposizione molto più di qualche ciotola di riso al giorno.
Nell'intento di trovare una soluzione al problema, alla fine degli anni '90 Peter Beyer, biologo cellulare all'Università di Friburgo (Germania) e Ingo Potrykus, dell'Institute of Plant Sciences (Svizzera), inserirono nel DNA del riso comune i geni per la sintesi di beta-carotene, presi dal mais. In questo modo "obbligavano" la pianta a produrre il prezioso il pigmento di colore arancione (come i chicchi del riso che ne deriva) che il corpo umano sfrutta come precursore per la vitamina A.
Con il tempo, il Golden Rice è stato ottimizzato per contenere dosi particolarmente abbondanti di carotenoidi. La varietà al vaglio del Bangladesh, la dhan 29, è stata prodotta da un ente di ricerca pubblico, l'International Rice Research Institute (IRRI) di Los Baños, nelle Filippine - un altro Paese in cui il riso aranciato potrebbe presto ricevere il benestare per la coltivazione.
I ricercatori del Bangladesh Rice Research Institute (BRRI) hanno compiuto vari test di coltivazione sul campo e non hanno individuato problemi nelle coltivazioni, né differenze importanti sulla qualità del prodotto finale (eccetto, appunto, la presenza di vitamina A).
Il Golden Rice esiste da circa 20 anni, ma finora ha avuto una scarsa fortuna a causa delle polemiche e delle resistenze sugli organismi geneticamente modificati. Negli ultimi due anni, Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda e Australia hanno approvato il consumo del Golden Rice. In nessuno di questi Paesi c'è al momento la volontà di coltivarlo (la carenza di vitamina A da quelle parti non è un problema) ma l'approvazione è comunque attesa, per prevenire problemi nel caso il riso arricchito arrivasse da fuori.
da: Focus, novembre 2019