Nelle torbide e gelide acque che sgorgano dai ghiacciai dell'Alto artico canadese, i ricercatori hanno fatto una scoperta sorprendente: per decenni, i fiumi del nord hanno segretamente estratto l'anidride carbonica dall'atmosfera ad un ritmo più veloce della foresta pluviale amazzonica.
I risultati, pubblicati negli Atti della National Academy of Sciences, ribaltano la comprensione convenzionale dei fiumi, che sono in gran parte visti come fonti di emissioni di carbonio. (…) La scoperta è stata possibile grazie al tempo trascorso a raccogliere campioni di acqua di scioglimento nell'isola di Ellesmere, nel territorio canadese di Nunavut, dove diversi ghiacciai confluiscono nel lago Hazen. (…) Nei fiumi temperati, l'abbondanza di materiale organico – vita vegetale e pesci – comporta livelli di decomposizione più elevati, il che significa che i corpi idrici emettono nell'atmosfera una quantità di anidride carbonica di molto superiore rispetto a quella che assorbono.
Ma i fiumi glaciali, dall'aspetto lattiginoso e con una composizione carica di limo, non sono molto ospitali per la vita acquatica, il che comporta un livello di decomposizione organica di molto inferiore e una scarsa produzione di carbonio. Allo stesso tempo, i sedimenti fini raschiati dai ghiacciai, inclusi silicato e carbonato, quando vengono gettati nelle acque correnti, iniziano il processo geologico noto come erosione chimica. (…) Il team di ricerca ha scoperto che l'effetto dell'erosione chimica nel rimuovere l'anidride carbonica dall'atmosfera si estende fino a 26 miglia (42 km) dalle sorgenti del fiume. Ciò significa che durante i periodi di alto scioglimento, l'acqua del fiume glaciale assorbirà 40 volte più carbonio della foresta pluviale amazzonica. (…)
In un clima in rapido mutamento, i risultati forniscono un messaggio sorprendentemente ottimistico: ci sono spesso modalità invisibili o non ancora comprese con cui il pianeta regola le emissioni di carbonio.
"Mostra quanto poco sappiamo di questi sistemi", ha detto Kyra St Pierre (biologa all'Università della British Columbia e ricercatore capo del progetto). Tuttavia avverte che i benefici a breve termine del nuovo pozzo di carbonio recentemente scoperto illustrano anche il rapido declino dei ghiacciai nel nord del Canada. (…) Mentre il riscaldamento nell'Artico canadese accelera ad un ritmo più veloce rispetto al resto del pianeta, St Pierre spera che non sia troppo tardi perché il pubblico capisca la posta in gioco per la regione.
da: "The Guardian" - Rassegna della stampa estera n. 1315 - 31/10/2019