Antonio Patuelli ricorda il suo incontro con Firenze nel 1969 quando si iscrisse all’Università nella facoltà di Giurisprudenza. Fra i suoi maestri: Giorgio La Pira, Paolo Grossi e Giovanni Spadolini. “Firenze era una città colta, qualificata, vivace ed espressione di pluralismo anche dal punto di vista finanziario … Cinquanta anni dopo Firenze è sempre un polo di attrazione culturale con istituzioni come i Georgofili e la Crusca, ma c’è meno speranza … in un’Italia con minore spinta verso la ripresa.”
Dopo l’esperienza come Sottosegretario alla Difesa nel Governo Ciampi, Patuelli nel 1994 è tornato alla Banca per rimanervi 18 anni nel CdA e poi come Presidente nel Centro Leasing. “In questa fase – ricorda – ho potuto stringere amicizia con Alberto Carmi, Edoardo Speranza, Aureliano Benedetti, Giuseppe Morbidelli, Umberto Tombari, Sergio Ceccuzzi, Giampiero Busi, Lapo Mazzei e Franco Scaramuzzi, allora Presidente dell’Accademia dei Georgofili”.