Nella contea inglese del Somerset un’azienda lattiero casearia sta sperimentando, in collaborazione con il Centro di innovazione di precisione per l’ingegneria agricola, una tecnologia mobile per contribuire a rendere più efficiente l’allevamento.
Le 180 vacche sono dotate di collari wireless che funzionano, come i fitness tracker, registrando i loro movimenti e le abitudini alimentari ed inviando dati al Cloud, utilizzando segnali di rete mobile 5G. Da lì, un algoritmo analizza le informazioni, informando l’allevatore e il veterinario attraverso una APP per smartphone se si registrano situazioni che potrebbero indicare condizioni di salute che richiedono attenzione.
L’obiettivo è riuscire a controllare l’allevamento da remoto, aumentandone la produttività. Per aggirare il problema della lenta connessione a banda larga, comune per gli utenti nelle aree rurali, è stata costituita un’apposita rete 5G per inviare segnali dai collari al Cloud.
Il processo fa parte di un progetto nazionale, in parte finanziato dal governo. Sensori vengono inoltre utilizzati per monitorare suini, ovini, bovini da carne, pollame e persino pesci.
C’è anche un progetto dal nome Tailtech, in cui gli algoritmi riescono ad interpretare l’umore dei maiali in base all’angolazione delle loro code, usando una fotocamera sul recinto.
da Mondo Agricolo, settembre 2019