Le cherimoya, conosciute in Sudafrica come "custard apples" (mele zuccherine), sembrano infrangere ogni regola del manuale commerciale della frutta: il loro periodo di fioritura è irregolare e difficile da prevedere - potrebbe essere a novembre, ma l'anno scorso si è avuto a febbraio e marzo, con conseguenze disastrose. Pertanto è difficile prevedere quando ci sarà la raccolta, ma operare in un settore poco affollato, garantisce un certo margine di manovra. Ha una durata di conservazione molto breve e il mercato è molto limitato.
"E' una pianta problematica”, dicono i produttori, “l'allegagione (fase iniziale dello sviluppo dei frutti successiva alla fioritura, NdR) è un altro problema. La cherimoya è una pianta molto primitiva, con un fiore poco accattivante. Il primo giorno in cui il fiore si apre è femmina e il secondo giorno è un fiore maschio. C'è una sovrapposizione tra lo stato femminile e quello maschile, ma non esiste un impollinatore conosciuto per questo fiore, e tutto dipende dalla temperatura e dall'umidità, che risultano fondamentali".
Sono ormai 15 anni che si coltiva la cherimoya in Sudafrica, nonostante le sue particolarità.
Attualmente, il frutto ha un valore commerciale di circa 70 rand (4,3 euro) per chilogrammo, meno la commissione agente del 14%.
da Freshplaza.it, 1/10/2019