Per gli asini è l’ora della rivincita. Sfruttati e battuti a sangue per secoli come umili bestie da soma, vilipesi, derisi e additati come cattivo esempio a generazioni di studenti, espulsi persino dalle fattorie perché rimpiazzati dai trattori, oggi i cugini poveri del cavallo possono ragliar vittoria.
Gli asini in Italia sono 62mila, merito delle attività che li vedono protagonisti grazie al carattere mansueto, alla proverbiale caparbietà e a un’intelligenza che quasi nessuno riconosceva loro. Sono partner ideali dei bambini nelle fattorie didattiche, nel trekking, nella pet therapy e persino nel team building per le aziende, dove servono a motivare impiegati e manager.
Il loro ritorno in grande stile si deve anche all’utilizzo del latte d’asina per i derivati cosmetici ma soprattutto per il suo impiego al posto del latte umano e, in caso di intolleranza da parte dei bambini, di quello vaccino.
Possono essere utilizzati anche come animali da compagnia, che allo stesso tempo servono a tenere pulito il giardino.
da La Stampa, 9/9/2019