Per le loro caratteristiche morfo-biologiche e l’ubiquitaria presenza, alcune specie di insetti sono state fonte d’ispirazione, o modello, per varie forme d’arte; molti musicisti nelle loro composizioni hanno fatto riferimento a insetti. Le farfalle ricorrono frequentemente sia nella cosiddetta musica classica che leggera; Vincenzo Bellini ha composto: Farfalletta aspetta aspetta, per clavicembalo e pianoforte; e Gaetano Donizzetti, la melodia, per voce e pianoforte: La farfalla e il poeta. Giacomo Puccini, compose Madama Butterfly, ispirandosi alla tragedia di David Belasco, a sua volta tratta dall’omonimo racconto di John Luther Long.
Robert Schumann titolò Papillons una scena della composizione per pianoforte: Carnaval; a Nicolaj Korstakov si deve il duetto vocale: Le farfalle. Stesso titolo Sergej Sergeevic Prokof’ev diede a una canzone per voce e pianoforte. Alessandro Scarlatti compose le cantate: Farfalletta che s’aggira e Farfalletta innocente se correndo…; mentre, Antonio Vivaldi fu l’autore delle cantate: La farfalletta audace e La farfalletta s’aggira al lume. Al 1968 risale la canzone La farfalla impazzita, di Battisti e Mogol, presentata al festival di Sanremo.
Le api hanno ispirato a Donizzetti, la melodia per canto e pianoforte: Le chant de l’abeille; a Bizet: La rose et l’abeille e ad Alessandro Scarlatti la cantata: Api industre che volate.
Numerose sono le sigle musicali di cartoni animati sugli insetti, le più note delle quali sono quelle delle serie giapponesi: L’Ape Maia e l’Ape Magà, degli anni ’70.
Ben rappresentate nelle composizioni musicali sono le Libellule, che hanno ispirato a Jean Sibelius La Libellula per canto e pianoforte, e a Nicolaj Korstakov una omonima composizione per coro e orchestra; infine, Carlo Lombardo ha rielaborato un’operetta di Franz Lehar che venne titolata La danza delle libellule.
Protagonisti di numerosi brani musicali sono i Grilli, talvolta associati alle Formiche con quest’ultime spesso contrapposte alle Cicale. Sergej Sergeevic Prokof’ev compose il pezzo per pianoforte: La marcia dei grilli e Robert Schumann titolò: Grillen un brano della raccolta Phantasien. Nella canzone, del 1976: Sei forte papà, Morandi canta “Il grillo chiacchierone che chiasso che fa”; mentre nella: Lettera a Pinocchio Dorelli ricorda al burattino “il buon grillo che ti parlò”. Protagonisti di una famosa canzoncina per bambini sono Il grillo e la formicuzza; mentre, in un programma televisivo, la sigla, dal titolo Cicale, teneva in considerazione l’ozioso canterino Cicadide e non la laboriosa Formica. La stessa cantante incise le altre meno fortunate canzoni: La Pulce, Mosquito, Le coccinelle e Maggiolino. A quest’ultimi due Coleotteri si sono ispirati: Georges Bizet, per la composizione, in fa maggiore, per voce e pianoforte: La coccinelle che, nel testo, di Victor Hugo, dice: "mi chiamano Bete a bon Dieu", nome comune del predatore afidifago Coccinella septempunctata, e Modest Petrovic Musorgskij che, oltre ad aver dedicato un pezzo della lirica La camera dei bambini al Maggiolino, musicò la canzone della Pulce dal Faust di Goethe. Non mancano i brani musicali dedicati ai Ditteri; oltre alla ricordata canzone: Mosquito, e a quella per bambini: Il valzer del moscerino; nell’operetta comico–satirica: Orfeo negli inferi, di Jaques Offenbach, famosa per il ballo can-can, Euridice appella Giove, nelle sembianze di una seducente mosca: "Bell’insetto dall’ali dorate".
Il brano musicale più famoso, dedicato a un insetto, è certamente il cosiddetto Volo del calabrone, della Favola dello zar Saltan, di Nicolaj Korstakov che, nella versione originale, fa riferimento a un Bombo, apoideo del quale il musicista ha ricostruito il battito d’ali in chiave musicale e che, per la velocità e la precisione richieste, è considerato un’impegnativa dimostrazione di virtuosismo dell’esecutore.
Fig.1 Coccinella septempunctata
Fig. 2 Gryllus bimaculatus