Nel mondo della birra c'è una novità, introdotta dalla legge di bilancio 2019 che riguarda la riduzione delle accise per i microbirrifici che producono fino a 10mila ettolitri/anno
Inoltre, lo stesso provvedimento prevede che la birra venga tassata al momento dell'immissione al consumo ovvero nel momento dell'uscita del prodotto dal magazzino per essere venduto. Prima il prodotto veniva tassato direttamente nella fase di produzione del mosto, con un evidente anticipo della tassazione rispetto al momento della vera produzione e, soprattutto, tassando anche quella parte di prodotto che, alla fine del ciclo produttivo, veniva scartata.
Una misura attesa da tempo e richiesta dalla confederazione per sostenere il comparto brassicolo, uno dei settori più dinamici dell'economia italiana. Ora si deve continuare a lavorare per chiudere la filiera italiana della birra agricola, cercando di andare a sopperire alla carenza di materie prime di origine nazionale, quali orzo e luppolo, necessarie per la produzione di birre 100% italiane".
Questa legge consentirà ai birrifici artigianali di poter aumentare la loro capacità produttiva e la loro competitività nei confronti dei principali competitor europei che già usufruiscono nei loro paesi di un regime agevolato della tassazione".
In Italia il consumo pro capite ha raggiunto i 33,6 litri, con una crescita del 14,3% negli ultimi dieci anni.
Nel 2018, la produzione di birra hanno superato 20 milioni di ettolitri portando l'Italia a superare la Francia.
Positivo anche l'export, con il numero delle bottiglie esportate nel primo trimestre del 2019 che segna un +33%.
Da Nord a Sud, il comparto alimenta una filiera che offre lavoro a oltre 140mila persone e "rappresenta una forte spinta all'occupazione soprattutto tra gli under 35.
Per valorizzare sempre di più il settore si stanno creando anche seminari, corsi universitari, e nuove figure professionali, "come il sommelier della birra”, che conosce i fondamentali storici dei vari stili di birre ed è capace di interpretarne i caratteri principali di stile, gusto, composizione, colore, corpo e sentori. Ogni birra ha un suo particolare patrimonio di gusto e profumi e il prodotto artigianale, negli anni, ha avuto successo nei consumi proprio per l'offerta di varietà particolari e specialità altamente distintive.
Grazie ad una forte innovazione, oggi è possibile trovare birre aromatizzate agli agrumi, alla mela verde, alla fragola, ma anche alla zucca, al carciofo, alla canapa e al riso Carnaroli.
Nel 2019 è nato in Italia il Consorzio a tutela della birra artigianale Made in Italy, il cui obiettivo è quello garantire l'origine delle materie prime, dal luppolo all'orzo, e la lavorazione artigianale contro la proliferazione di finte birre artigianali e l'omologazione dei grandi marchi mondiali.
Ulteriore proposito del consorzio sarà quello di raccontare e promuovere, in Italia e all'estero, la qualità delle materie prime e delle birre artigianali italiane.
La produzione di orzo italiano per la filiera della birra rappresenta un'opportunità per l'agricoltura con il recupero anche di aree dismesse in fasce marginali, con una riqualificazione produttiva ed economica di quelle aree.
Da Agronotizie.it, 2/7/2019