Il settore della conservazione del cibo e le tecnologie che vi ruotano intorno sono state al centro di una tavola rotonda organizzata per il “Techshare Day” che si è tenuta il 25 giugno u.s. al Politecnico di Torino e ha visto la partecipazione di inventori, tecnologi, università e centri di ricerca.
Una novità appena brevettata è stata presentata dall’Università di Padova che impiega anidride carbonica supercritica per pastorizzare gli alimenti. Con questo metodo si allunga il tempo di conservazione del prodotto, perché si riduce la carica microbica dell’alimento fresco, preservandone la struttura, il colore e le proprietà nutritive.
L’Università di Bologna ha brevettato un nuovo condimento alimentare ottenuto tramite co-frangitura di olive e sottoprodotti della lavorazione del pomodoro, bucce e semi ricche di antiossidanti naturali. Un prodotto destinato all’industria olearia che mira a sostituire altri oli come quello di palma, altamente invasivo per l’ambiente.
Il Campus biomedico di Roma ha presentato un dispositivo per il campionamento non distruttivo dell’aroma di un prodotto alimentare stagionato come il prosciutto. Il campione volatile viene catturato e immagazzinato in una speciale camera e poi riversato in un qualsiasi strumento per l’analisi dell’aroma alimentare. Un’attrezzatura che promette di rivoluzionare la lotta all’adulterazione e il monitoraggio di processi di stagionatura.
L’innovazione tecnologica è quindi a servizio del settore della conservazione del cibo e garantisce la sicurezza e la qualità del cibo dal campo alla tavola.
da: La Stampa, 24/6/2019