Nel tentativo di contrastare la malnutrizione nei paesi in via di sviluppo, alcuni ricercatori hanno creato una "super patata", arricchita con ferro e zinco. Nel mondo sono milioni le persone che soffrono carenze di micronutrienti, vitamine e minerali essenziali, e ciò porta a un arresto della crescita nei bambini, che poi soffriranno di ritardi cognitivi, un sistema immunitario indebolito e varie patologie. Nelle donne incinte con carenze di micronutrienti è più probabile che i figli sviluppino difetti o un basso peso alla nascita.
La patata è una coltura di base in molte parti del mondo e i ricercatori del Centro Internazionale per le Patate (CIP) in Perù ritengono che una varietà bio-arricchita possa giocare un ruolo importante nel miglioramento delle diete. Dopo riso e mais, la patata si piazza al terzo posto come alimento più consumato al mondo, perciò incrementare il contenuto di microelementi farebbe una differenza notevole per la salute delle persone di tutto il mondo.
Le patate posseggono già proteine, ferro, zinco e vitamina C e sono anche una fonte di fibre estremamente valida. Si tratta di un alimento molto ben bilanciato se consumato bollito o al forno. Il lavoro di bio-arricchimento della patata è cominciato nel 2004, quando i ricercatori hanno esaminato la banca genetica di circa 200 varietà provenienti da paesi intorno alle Ande, ovvero dove è originaria la patata. Sono state identificate 16 varietà native con elevati livelli di ferro e zinco e vitamina C che nell’arco di 10 anni sono state incrociate per produrre varietà con livelli persino maggiori di micronutrienti. Dopo questa prima fase di miglioramento genetico, si è passati a incrociarle con altri tipi di patate che presentavano rese elevate e una buona resistenza a fitopatie come la peronospora. Queste varietà contengono dal 40% all'80% di ferro in più rispetto ai tipi di patate che si coltivano attualmente nelle Ande.
Ora queste patate sono in sperimentazione per vedere se possono essere coltivate in altre parti del mondo. I loro cloni vengono coltivati in Ruanda e Kenia e presto saranno introdotti in Bhutan, Bangladesh e Nepal.
I ricercatori stanno conducendo anche dei test di biodisponibilità per vedere se il maggiore contenuto di ferro nelle patate viene assorbito dal corpo umano. Una volta che questo obiettivo sarà confermato, si ritiene che le nuove varietà saranno disponibili nel giro dei prossimi due anni.
da: Freshplaza.it, 21/6/2019