José Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO ha detto che l’'agricoltura digitale ha il potenziale per offrire notevoli vantaggi economici, sociali e ambientali e può contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. "Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno il potenziale di trasformare non solo il modo in cui lavoriamo in agricoltura, ma anche i sistemi alimentari e il modo in cui ci nutriremo in futuro" ha affermato.
L'innovazione digitale in agricoltura consente agli agricoltori di ridurre l'utilizzo di input, di macchinari e di acqua, consente di dare risposte ai cambiamenti climatici e al restringersi della disponibilità di risorse naturali richiedendo nuovi approcci per garantire sicurezza alimentare e una nutrizione adeguata per tutti.
Il Direttore della FAO ha quindi richiesto un "abbandono graduale" delle tecniche della Rivoluzione Verde: "il futuro dell'agricoltura non è ad alto tasso di input, ma ad alto tasso tecnologico”.
L'anno scorso la FAO è stata anche sede del primo simposio internazionale sull'innovazione per gli agricoltori familiari, che ha decretato che l'inclusione è un requisito fondamentale affinché la tecnologia sia utile per sconfiggere la fame. Sfruttare i nuovi strumenti, per lo più collegati a internet, "richiede di affrontare il divario digitale tra ricchi e poveri, tra città e campagne, tra grandi e piccoli contadini.
Bisogna sfruttare un approccio multisettoriale e sistemico per potenziare un ecosistema digitale accessibile, adattivo e snello, aperto alla partecipazione di tutti.
Occorre garantire la resilienza e rafforzare i piccoli agricoltori, colmando il triplo divario (digitale, rurale e di genere), in particolare nei Paesi in via di sviluppo a basso reddito.
Fonte: comunicato stampa FAO, 12/6/2019