Nel tentativo di portare equità e trasparenza nella catena di approvvigionamento alimentare in tutti gli stati membri dell’Unione Europea, la Commissione Europea ha presentato il progetto di un nuovo regolamento, volto a vedere come i prezzi dei generi alimentari si modificano lungo tutto il tragitto, dal terreno agli scaffali dei supermercati.
Il regolamento richiederà la raccolta e la comparazione dei tassi di mercato che, insieme ad altri dati, metteranno in evidenza i costi intermedi, come trasporto, assicurazione, e stoccaggio. Queste informazioni consentiranno ai produttori agricoli di gestire l’attività e prendere decisioni in modo più consapevole, e tutto ciò porterà ad avere un ambiente più affidabile per i produttori, i mediatori, e, in ultima analisi, i consumatori. La misura proposta riguarderà frutta e verdura, seminativi, carne, uova, prodotti lattiero caseari, zucchero e olio d’oliva. Utilizzerà le procedure e i sistemi di raccolta-dati esistenti, già attivi negli stati membri, per compilare le informazioni richieste.
Ogni stato membro sarà responsabile della raccolta dei prezzi di acquisto e di vendita (sia all’ingrosso, sia al dettaglio) di prodotti alimentari, come frumento, segale, olio d’oliva e olive commestibili, carne, latte, vino, riso, zucchero e frutta, insieme ad altri dati come il raccolto stimato ed effettivo, le scorte esistenti e la terra coltivata. Poi, tutte le informazioni saranno inviate alla sede della Commissione a Bruxelles per essere pubblicate sul suo portale dei dati agroalimentari, e sugli osservatori di mercato dell’Unione Europea.
A seconda del prodotto, i prezzi e tutte le informazioni rilevanti devono essere raccolti, settimanalmente o mensilmente, in modo tempestivo e accurato, ha spiegato la Commissione. In particolare, i dati concernenti l’olio d’oliva dovrebbero essere raccolti e inviati settimanalmente, mentre per quanto riguarda la produzione biologica e le olive da tavola, il processo dovrebbe avvenire una volta al mese.
La Commissione Europea ha, inoltre, suggerito che gli stati membri estraggano i dati necessari dalle grandi aziende, evitando di imporre un ulteriore onere sulle piccole e medie imprese. Phil Hogan, commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, ha riconosciuto il ruolo fondamentale dei piccoli produttori agricoli dell’Unione Europea, e la necessità di avere procedure eque. “Rafforzare la posizione dei produttori agricoli all’interno della catena di approvvigionamento alimentare è stata, e continua a essere, una priorità per la Commissione”, ha dichiarato. “Migliorando la trasparenza del mercato si avrà un accesso equo, e una maggiore chiarezza delle informazioni concernenti i prezzi, rendendo la nostra catena alimentare più equa e più equilibrata. Queste nuove norme andranno a integrare la direttiva europea, recentemente adottata, che vieta pratiche commerciali sleali, rafforzando la posizione degli attori più piccoli e più deboli della filiera alimentare, e la loro introduzione riflette il grande sostegno pubblico che vi è in tutta l’Unione Europea a favore del rafforzamento del ruolo dei produttori agricoli nella catena di approvvigionamento alimentare”.
Il progetto di regolamento proposto sarà aperto alla consultazione pubblica fino al 19 giugno. Dopo che il testo finale del regolamento sarà stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, tutti gli stati membri saranno tenuti a metterlo in vigore entro sei mesi.
da “Olive Oil Times” (Stati Uniti) in Rassegna della stampa estera Agrapress n. 1298, 4/6/2019