Il quotidiano francese "Le Monde", scrive che il lago Tana è infestato
dal giacinto d'acqua. La pianta invasiva soffoca una delle sorgenti del
Nilo Azzurro, da cui dipendono 3 milioni di persone. Oltre a
rappresentare un rischio per la biodiversità del lago, riconosciuto
riserva della biosfera dall'Unesco nel 2015, la presenza di questa
pianta complica la navigazione e la pesca, poiché le reti e i motori si
impigliano nelle sue radici e molti pescatori avrebbero abbandonato la
propria attività.
Secondo un ricercatore, biologo all'Università di
Bahir Dar, la sua rapida propagazione è prima di tutto causata dalle
cattive pratiche dei residenti. Infatti l’aumentato uso di fertilizzanti
e pesticidi da parte degli agricoltori, favorisce la proliferazione
della pianta acquatica, in acque ormai diventate molto ricche di
nutrienti.
Una risposta al problema viene da un biologo
dell'Università della California e presidente della Coalizione Globale
per il risanamento del lago Tana, che vede in un approccio integrato la
possibilità di estirpare la pianta. Se questa infestazione non verrà
presa sul serio le rive si seccheranno, distruggendo l'insieme
dell'ecosistema.
da: Agrapress Rassegna stampa estera n. 1296, 23/5/2019