Ottenere dal legno di faggio energia e calore per le stalle è l’obiettivo del progetto “Innovazione aziendale di Processo e di Sistema per la filiera legno-energia nel territorio del Mugello e valutazione della Sostenibilità Ambientale - IPPSAM”, finanziato con fondi europei gestiti dal Gal Start, nell’ambito del Piano regionale di sviluppo rurale.
Il progetto innovativo di filiera corta e cooperazione ha visto la partecipazione del Dipartimento di scienze delle produzioni agroalimentari e dell’ambiente dell’Università di Firenze, della Fondazione per il clima e la sostenibilità, dell’azienda agricola Azienda Agricola Marchi Bruno Ivo e Remo, del Consorzio forestale Mugello, dell’azienda artigianale Costruzioni ottiche meccaniche e dell’Unione montana dei Comuni del Mugello. Il progetto ha combinato filiera corta, valorizzazione energetica delle risorse forestali del Mugello, innovazione e cooperazione tra enti pubblici e di ricerca e imprese private, per sviluppare un modello di “filiera agroenergetica locale”.
E’ dal taglio delle faggete che il processo parte ed è al foraggio che arriva: con un prototipo adattato per il taglio meccanico dei faggi, si è sperimentata una procedura di diradamento e taglio selezionato ricavandone cippato. In un’azienda agricola, la Marchi di Firenzuola, è stato costruito un prototipo, alimentato a cippato, che tramite un sistema di teleriscaldamento produce energia elettrica e termica, utilizzate per gli impianti di mungitura, abbeveraggio e riscaldamento della stalla e per l’essiccazione delle rotoballe di foraggio, così da consentire una migliore fienagione anche in periodi umidi, tipici dell’Alto Mugello.