Da fonti Onu, circa due miliardi di persone nel mondo vivono in zone ad elevato stress idrico, ossia con difficoltà ad accedere all'acqua. Un quadro destinato a impattare anche sulle migrazioni, dato che entro il 2030 si prevede che proprio la scarsità di acqua farà spostare dai 24 ai 700 milioni di persone.
Dall'analisi emerge che due terzi della popolazione mondiale (circa 4 miliardi di persone) vive in aree che soffrono di carenza idrica per almeno un mese all'anno, mentre 1,6 miliardi di persone (quasi 1/4 della popolazione mondiale) soffre la carenza di acqua per motivi economici, perché i Paesi in cui vivono non dispongono delle infrastrutture necessarie per prelevare questa risorsa.
Per questo, serve guardare a modelli alimentari davvero sostenibili, privilegiando alimenti che tengano conto anche dell'impronta idrica del cibo che mettiamo a tavola.
da: ANSA, 18/3/2019