Lo studio delle piante sta emergendo con autorevoli studiosi di molti paesi. Alcune ricerche comprendono la complessità delle interazioni delle piante con i suoni e come li utilizzano per prendere decisioni. Anche la fisiologia vegetale è fonte di nuove acquisizioni scientifiche con il prof. Stefano Mancuso che svolge ricerche nel campo della neurobiologia vegetale.
Questa nuova disciplina applica un approccio comportamentale ed ecologico per testare le capacità cognitive delle piante come la percezione, i processi di apprendimento, la memoria e la coscienza.
Ricercatori dell’Università di Tel Aviv hanno dimostrato che la pianta Enotera (foto) è in grado di sentire e riconoscere il battito d’ali dell’impollinatore che si avvicina e, in pochi minuti, aumenta la sua concentrazione di zuccheri nel nettare, rendendosi più attraente.
Dopo gli esperimenti pubblicati su “BioRxiv”, si ritiene che i fiori siano capaci di sentire il battito di ali di un’ape. Si può provare che le orecchie delle piante si trovino nella corolla che funziona da antenna parabolica.
da Tutto Scienze, 13/2/2019