Come la dieta mediterranea ci allunga la vita

di Antonio Capurso
  • 30 January 2019
La sempre maggiore diffusione della dieta Mediterranea nel mondo come "dieta salva-cuore" ha determinato un significativo incremento della durata della vita media. Per chi nasce oggi in Italia, l’aspettativa media di vita è di 85 anni per la donna e di 80 anni per uomo.
Un considerevole contributo a questo allungamento della vita è derivato dal progresso delle conoscenze scientifiche, dall’impiego di nuovi farmaci sempre più efficaci ed dalla gratuità dell’assistenza medica, che in Italia si è rivelata determinante, anche se in parte condizionata dalle limitate risorse economiche.
Ciò tuttavia che ha dato un contributo molto importante all’allungamento della vita media in Italia, è stato lo stile di vita e la dieta Mediterranea, con al centro l’olio extravergine di oliva.  
Questi aspetti sono stati ampiamente analizzati e descritti in una recente pubblicazione che l’editore Springer International ha pubblicato in lingua inglese.
Il volume “Benefits of Mediterranean Diet in Elderly Population”, è stato scritto per alcune Facoltà di Medicina americane, che lo hanno appunto commissionato, e la cui stesura è stata affidata al Prof. Antonio Capurso, Professore di Geriatria e Gerontologia dell’Universtà di Bari.
Il tema di questo volume è la dieta Mediterranea con i suoi numerosi principi attivi, che vengono descritto dettagliatamente in un contesto rigorosamente scientifico e con il supporto di una corposa bibliografia scientifica (ben 1700 voci bibliografiche).
Il volume si articola in 16 Capitoli, dei quali il primo è dedicato alle origini storiche della dieta Mediterranea ed alla sua evoluzione/integrazione nel tempo. La storia della dieta Mediterranea viene ripercorsa partendo dalla sua nascita, nella antica Grecia e nella Roma Imperiale che con la Grecia aveva strettissimi rapporti avendone importato non solo la democrazia e la filosofia, ma anche la dieta.
I capitoli 2-6 sono tutti dedicati all’olio di oliva ed al suo impatto sulla salute. I capitoli successivi analizzano gli altri componenti della dieta Mediterranea, dai legumi ai cereali, dalle verdure alla frutta e al vino, sempre in rapporto alla salute umana.  
Nel primo capitolo viene descritta la riscoperta della dieta Mediterranea, avvenuta negli anni ’50 ad opera di Ancel Keys, un noto studioso americano professore di Fisiologia ed esperto in dietologia. Sbarcato in Italia, nel Cilento, Ancel Keys, che era stato l’inventore della “razione K”, in uso nell’esercito USA nel corso della 2a Guerra Mondiale, capì che la bassa incidenza di infarto miocardico nelle regioni Mediterranee e nell’Italia meridionale era legata fondamentalmente alla sua alimentazione, che egli poi denominò “Dieta Mediterranea”. Questa alimentazione, essenzialmente vegetariana, salvava il cuore perché manteneva basso il colesterolo e riduceva altri fattori di rischio attraverso i suoi numerosi principi attivi.
In seguito si vide che i benefici della dieta Mediterranea non si limitavano al cuore, ma includevano numerose altre patologie, quali trombosi, diabete, ipertensione, Parkinson, demenza: I benefici derivavano primariamente dall’olio extravergine di oliva, oltre che dai vari altri componenti della dieta Mediterranea, cioè cereali (pane e pasta), verdure, legumi, pesce, frutta fresca. Una dieta quindi efficace, protettiva, facile, e assai gustosa, essenzialmente la più buona dieta vegetariana del mondo.
Da sottolineare, inoltre, che parlando di dieta Mediterranea non ci si riferisce soltanto agli alimenti, bensì ad uno  stile di vita, che include le tradizioni tramandate in merito alla preparazione dei cibi, il consumare i pasti con i familiari o con amici, e l’ampio spazio dedicato alla vita sociale. In effetti il termine “dieta” deriva dal greco antico “diaita” che significava stile di vita ed includeva, fra l’altro, anche l’alimentazione. Ed è per queste specifiche connotazioni che il 16.11.2010 la Dieta Mediterranea è stata proclamata dall’UNESCO “Patrimonio immateriale dell’umanità”.
 

Foto sotto: la copertina del volume