Confagricoltura è insoddisfatta dell’emendamento approvato in commissione bilancio della Camera al disegno di legge sulla Stabilità, che fa slittare al 2013 la prevista rivalutazione dei redditi dominicali e agrari e la nuova tassazione per le società agricole, per contro riducendo il contingente del gasolio agricolo agevolato del 10%. In questo modo, sostiene l'organizzazione agricola, si è semplicemente rimandata la scure ma senza approvare provvedimenti diretti a stimolare la competitività e l’occupazione in agricoltura.
Questo è il commento del presidente di Confagricoltura Mario Guidi: «Il governo e il parlamento non perdono occasione per manifestare a parole la propria attenzione per il mondo agricolo e per un settore che non esitano a definire strategico per lo sviluppo del Paese. Ma, nei fatti, questa attenzione si sta rivelando un boomerang». Dopo una serie di misure depressive e di provvedimenti incoerenti (tra cui l'Imu sui fabbricati rurali, i divieti in campo agroenergetico e la riduzione delle agevolazioni), l’esempio più eclatante di questo atteggiamento è l’abrogazione della norma che consente alle società agricole di determinare il proprio reddito su base catastale, che dimostra la volontà di mantenere un settore agricolo marginale e destrutturato. Un pessimo segnale che crea sfiducia e inibisce la voglia di fare impresa in chi, in questo momento, potrebbe fare da volano per lo sviluppo. A proposito della prevista riduzione del contingente di gasolio agevolato, aggiunge Guidi: «Quando c’è da rimediare a un evidente errore, come il cambiamento di regime fiscale per l’anno già trascorso, chissà perché l’agricoltura deve trovare al suo interno la copertura finanziaria necessaria. In altre parole, si fa pagare l’alleggerimento di un prelievo palesemente discriminatorio agli stessi soggetti. Dove sta il vantaggio?»
Da: Agrinotizie.com del 17/11/2012