In crescita la produzione in vitro di piante di qualità

di Maurizio Lambardi
  • 17 October 2012
Un recente censimento, condotto dal CNR-IVALSA in occasione del 2° Convegno Nazionale sulla Micropropagazione, ha evidenziato come, nel nostro Paese, la produzione annuale di piante da micropropagazione (propagazione in vitro) sia in costante crescita; aspetto questo felicemente in controtendenza rispetto a quanto accade per altri comparti del settore vivaistico. L’attuale produzione sfiora i 29 milioni di piante acclimatate, con un progressivo incremento negli ultimi 4 anni di oltre un milione di piante per anno. I fruttiferi micropropagati, in particolare, superano oggi i 20 milioni di piante, tra portinnesti e varietà, con un incremento di oltre 3 milioni di piante prodotte nell’ultimo quinquennio. Sebbene il solo portinnesto del pesco ‘GF677’ rappresenti ancora oggi oltre ¼ della produzione complessiva da vitrocoltura, è da rilevare l’importante sforzo fatto di recente dai laboratori per aumentare e diversificare la produzione di specie, varietà e portinnesti da frutto, a tutto vantaggio di una maggiore capacità di fronteggiare la crescente concorrenza che arriva da laboratori di recente costituzione dell’est europeo. Rispetto al rilievo del 2006, è stato infatti registrato un aumento nell’offerta di portinnesti di albicocco e melo, di varietà di pero, olivo e, soprattutto, di piccoli frutti; quest’ultimi, in particolare, si stanno a grandi passi avvicinando al milione di piante prodotte per anno, con un’incidenza di quasi il 5% sul totale dei fruttiferi. Praticamente stabile, invece, la produzione di portinnesti di pesco, actinidia e susino, mentre in leggera contrazione risulta quella di portinnesti di ciliegio. Relativamente al comparto delle orticole, è da rilevare la notevole affermazione della micropropagazione del carciofo, balzato da poche centinaia di migliaia (rilievo del 2006) ad oltre 3,5 milioni di piante prodotte. Contrastante il trend relativo alle specie ornamentali per le quali, a fronte di un graduale aumento della produzione di ornamentali da interno (sphatyphyllum e orchidee, in prevalenza), passate da meno di 600.000 piante nel 2006 ad oltre 1,2 milioni, si è osservata una cospicua contrazione nella produzione di fiori recisi: l’attuale produzione (2,5 milioni di piante) è infatti la metà di quella censita nel 2006.

Tale produzione di piante micropropagate si deve a 25 laboratori commerciali, in costante aumento dal 1996 e con 6 nuovi laboratori sorti negli ultimi 6 anni.  Sono ripartiti un po’ su tutto il territorio, ma con una concentrazione importante nel comune di Cesena ove si collocano 5 laboratori ed una produzione pari a circa il 70% dell’intero comparto nazionale. I 2/3 circa dei laboratori che hanno risposto al censimento possono collocarsi nella medio-piccola dimensione, avendo meno di 10 posti-cappa operanti (classico indicatore della grandezza di un laboratorio commerciale di micropropagazione, in quanto misura la quantità di germogli che vengono giornalmente moltiplicati). All’opposto, tre laboratori evidenziano una dimensione paragonabile ai grandi laboratori del nord Europa, con oltre 30 operatori sotto cappa.



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