Gli organismi geneticamente modificati non sono più pericolosi dei loro equivalenti convenzionali, ha affermato in una intervista esclusiva a “Euractiv” Anne Glover, la direttrice del Consiglio scientifico della Commissione europea, chiedendo ai paesi che si oppongono all’uso degli OGM di dimostrare la loro dannosità. L’appoggio alla sicurezza degli OGM innervosirà gli stati in cui è in vigore il bando, e rappresenta la politica di intervento di più alto profilo da quando, nel dicembre scorso, Glover è diventata la consigliera scientifica del Presidente della Commissione José Manuel Barroso.
“Non c’è nessun caso provato di impatto negativo sulla salute umana, animale o sull’ambiente, quindi è una prova abbastanza convincente, e sono sicura nel dire che i rischi dell’assunzione di OGM non sono superiori a quelli dei cibi coltivati in modo convenzionale”, ha detto la Glover, affermando che il principio preventivo non si applica più con valenza di risultato.
Anne Glover ha detto che non sta promuovendo gli OGM, e ha aggiunto che “mangiare è rischioso”, spiegando poi: “Molti persone dimenticano che la maggior parte delle piante è tossica, e soltanto poiché le cuciniamo, o per la quantità in cui le mangiamo che diventano idonee al nostro organismo”.
Ma ha detto che le prove scientifiche devono avere un ruolo più importante nelle politiche da attuare, dando un avvertimento ai paesi che hanno messo al bando gli OGM. “Penso che in Europa possiamo davvero arrivare da qualche parte se quando una prova è usata parzialmente, ci sia l’obbligo per le persone di spiegare perché l’hanno rifiutata”, ha affermato.
Gli OGM e altri progressi scientifici devono essere esplorati per fronteggiare la scarsezza di energia e di altre risorse e la competizione per lo sfruttamento delle superfici agricole, suggerisce la Glover.
“Se utilizziamo la terra per produrre biocarburanti non stiamo producendo cibo, questo significa che bisogna intensificare la produzione di cibo”, ha detto.
Anne Glover, ex docente di biologia all’Università di Aberdeen, è stata capo consigliere scientifico della Scozia dal 2006 al 2011. Collabora con la Commissione dal primo gennaio.
Il suo ruolo è quello di sostenere le prove scientifiche, dicendo cose che spesso mettono in difficoltà i politici e i funzionari, afferma. “I dati con cui lavoro sono indipendenti, non cambiano a seconda della filosofia politica. Questo dovrebbe dare alle persone una grande fiducia”.
La Glover ha affermato che l’imbarazzo sul tema delle colture OGM degli anni ‘80 e ‘90 è avvenuto “una generazione fa, la situazione è cambiata e le sfide da affrontare sono completamente diverse”.
Ha detto che il principio di precauzione era appropriato quando applicato in modo consono, ma ha aggiunto: “Non dovremmo legarci le mani da soli e far sì che sia cosi’ tanto di precauzione da farci aspettare che tutti gli altri utilizzino le nostre conoscenze prima di noi”.
“Questa è una mia preoccupazione, perché le conoscenze sono sul mercato, e noi siamo fra i più lenti a trarre vantaggio dalle conoscenze che creiamo, e questo non va bene”. (...)
Da: “Euractiv” (Belgio) – Agrapress rassegna stampa estera, n°992