La pecora sarda: quale futuro

di Nicolò Macciotta
  • 29 June 2016
Lo scorso 23 giugno si è svolto, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Agraria dell’ Università di Sassari, il convegno su “La Pecora Sarda: quale futuro?”organizzato dal Dipartimento di Agraria e dalla Sezione Centro-Ovest dell’Accademia dei Georgofili. Il convegno ha visto una grande partecipazione di pubblico, costituito da allevatori, ricercatori dell’Università e di Enti di Ricerca della Regione Sardegna, rappresentanti delle Associazioni Produttori e delle Associazioni di categoria, Politici, studenti. Il prof. Giuseppe Pulina, docente dell’Università di Sassari e Accademico dei Georgofili, ha coordinato i lavori del convegno.  
Il prof Giancarlo Rossi, Accademico Emerito e Consigliere della Sezione Centro-Ovest, ha portato i saluti dell’Accademia dei Georgofili e ha ricordato tre studiosi, il dr. Salvatore Casu, il prof. Antonio Mario Pilla ed il prof. Aldo  Cappio-Borlino, recentemente scomparsi che hanno dedicato la loro carriera agli studi sul miglioramento genetico della pecora da latte. 
La prima relazione è stata tenuta dal dr. Riccardo Negrini, ricercatore dell’Università Cattolica di Piacenza e direttore tecnico dell’Associazione Italiana Allevatori, che ha descritto il quadro internazionale in cui si troverà ad operare la selezione degli ovini da latte nei prossimi anni, evidenziando i punti di maggior interesse a livello di normativa europea e illustrando alcune tra le più recenti innovazioni della ricerca genetica in campo mondiale.
Ha fatto seguito la relazione del dr. Antonello Carta, ricercatore dell’agenzia AGRIS Sardegna, che ha tracciato un quadro riassuntivo della selezione della pecora Sarda negli ultimi anni, soffermandosi sulle tappe più significative riguardo gli obiettivi di selezione, le metodologie statistiche, l’introduzione delle biotecnologie. Il dr. Carta ha poi tracciato le prospettive della selezione della pecora Sarda, descrivendo possibili sviluppi gestionali e l’impatto dell’introduzione di tecniche di genomica.
Inoltre il prof. Nicolò Macciotta, docente dell’Università di Sassari, ha illustato alcuni tra i più recenti risultati ottenuti nel settore del miglioramento genetico degli ovini da latte. In particolare il prof. Macciotta ha mostrato i primi risultati ottenuti dalla selezione genomica sugli ovini da latte attuata in Francia e di ricerche in corso nel nostro paese per lo studio della biodiversità ovina, la tracciabilità delle produzioni, l’introduzione di nuovi caratteri selettivi con particolare riferimento alle proprietà casearie del latte. 
Infine il Dr. Marino Contu, direttore dell’Associazione Regionale Allevatori della Sardegna, ha presentato le nuove prospettive dell’Assistenza tecnica nel settore dell’allevamento ovino da latte in Sardegna. Il dr Contu si è soffermato sul ruolo dell’Assistenza tecnica nella gestione sanitaria dell’Allevamento, sul controllo della qualità e del benessere animale. 
Alle relazioni ha fatto seguito una ampia e articolata discussione in cui sono intervenuti tecnici, allevatori, rappresentanti della Associazioni di categoria e del mondo politico.  
Le conclusioni sono state tratte dalla Dr.ssa Elisabetta Falchi, Assessore  all’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, della Regione Autonoma della Sardegna.