Il controllo biologico della invasiva aliena Boerhavia repens ssp viscosa

di Santi Longo
  • 11 March 2020

Nel 1967, di De Leo ha segnalato, a Palermo e dintorni, la presenza dell’aliena Boerhavia repens ssp viscosa (Choisy) Maire, che si è successivamente diffusa lungo le coste tirreniche e ioniche della Sicilia, divenendo invasiva, soprattutto nelle aree urbane. Recentemente è stata riscontrata in varie località  dell’isola e, anche in agrumeti della provincia di Siracusa, andandosi così ad aggiungersi alle oltre 200 specie segnalate, da Lo Giudice e Maugeri, in tali agrosistemi. La diffusione dell’infestante, dipende dall’adattabilità ai nuovi ambienti e dall’elevato numero di semi prodotto che, come le foglie, sono vischiosi e aderiscono facilmente ai peli e alle piume di animali selvatici, nonché agli indumenti degli operatori agricoli, grazie a tali vettori possono raggiungere zone anche molto distanti. La Nyctaginacea paleo-tropicale, nei nostri ambienti, non ha trovato efficaci limitatori naturali; nel 2004 Bella e Ferrauto hanno segnalato la presenza, a Palermo e Catania, del Lepidottero Pteroforide Megalorhipida leucodactyla (F.), che è stato riscontrato, in elevata densità di popolazione, anche negli agrumeti del siracusano infestati dalla Nictaginacea. Il lepidottero, che ha distribuzione circum-tropicale, è già noto in Spagna e nel Bacino mediterraneo, lungo la costa nord africana, è inoltre presente nel Sahara settentrionale e centrale, nonché nella penisola Arabica. Gli adulti dello Pteroforide, hanno un’apertura alare di circa 12-18 mm; le ali anteriori sono divise in due lobi, le posteriori in tre e sono munite di peli che conferiscono un aspetto piumoso. Le zampe sono dotate di lunghe spine. Di norma compiono brevi voli e sostano a lungo sulle piante ospiti, assumendo la caratteristica posizione a forma di T; sono attratti dalle luci e, da qualche anno, in estate, si riscontrano anche sulle vetrine illuminate dei negozi del centro urbano di Catania. Le femmine ovidepongono, di preferenza, sulla sommità della vegetazione, vicino ai frutti immaturi nei quali penetrano le larve che, a maturità, sono lunghe circa 10 mm, con fasce dorsali e laterali, di colore variabile con toni beige, verdastri e rossastri. Sul corpo sono presenti tubercoli e setole, primarie e secondarie, dalle quali trasuda una secrezione vischiosa. La crisalide, lunga circa 8 mm, è di colore verde-marrone chiaro, con file di setole ricurve. Le larve sono segnalate su numerose piante ospiti ma, in Sicilia, sono state rinvenute solo sull’esotica Boerhavia repens ssp. viscosa, a spese della quale, il lepidottero, svolge numerose generazioni annuali e raggiunge le più alte densità di popolazione in estate-autunno. Tuttavia, la progressiva diffusione della sua pianta ospite, fa ritenere che M. leucodactyla, può dare solo un modesto contributo al controllo biologico dell’infestante aliena, mentre resta da definire l’impatto ecologico che quest’ultima e il lepidottero esotico, potrebbero avere nei nostri ambienti.

Foto:  Larva di M. leucodactyla