La biomimetica è una recente disciplina scientifica
che studia i processi biologici e biomeccanici naturali come fonte
d’ispirazione per il miglioramento delle attività e tecnologie umane.
Nell’ambito della biomimetica molteplici soluzioni arrivano dal regno vegetale il
quale rappresenta una straordinaria fonte d'ispirazione per la progettazione e lo
sviluppo di soluzioni intelligenti, in diversi campi della tecnologia.
Per discutere delle possibilità
offerte dalla biomimetica vegetale, l’Accademia dei Georgofili ospiterà il
prossimo 24 ottobre (dalle ore 9.00 alle 18.00) un workshop internazionale organizzato in collaborazione con l’Università
di Firenze e l’Istituto Italiano di Tecnologie (IIT), intitolato “Smart Solutions from the Plant Kingdom – Beyond the animal model”
nel quale verranno approfondite le possibilità di sviluppo di soluzioni
biomimetiche ispirate dalle piante. In
particolare, il workshop si propone di integrare conoscenze provenienti da
diversi campi, come agraria, biologia, ingegneria, chimica, informatica,
fisica.
Alcuni
esempi di biomimetica di cui si parlerà ai Georgofili
- il Plantoide
: è un robot per l'esplorazione del suolo. Finora tutti i robot erano
stati ispirati al mondo dell'uomo (androidi) o degli animali (animaloidi,
insettoidi, ecc.) ma mai al mondo delle piante, nonostante glia ovvi
vantaggi: se devi volare ti ispiri agli uccelli, se devi esplorare un
suolo, non ci sono dubbi, ti ispiri alle piante!
- Mezzi
di propulsione : può sembrare paradossale ma i movimenti più veloci
esistenti in natura si trovano nel mondo delle piante! Alcuni frutti usano
meccanismi esplosivi per disperdere i semi, che sono studiati per essere
imitati in azionamenti che necessitano esplosività (ma senza esplosivi!)
- Le piante hanno evoluto soluzioni incredibili per
disperdere i semi. Ali, eliche, esplosioni, meccanismi di rotolamento,
appiglio ai peli degli animali. Lo studio di questi meccanismi è sempre
stato molto fruttuoso: dal velcro creato appunto dallo studio dei
meccanismi con cui i semi si aggrappano ai peli degli animali, alle monoeliche
dei semi di tiglio al cui movimento si ispirano nuovi mezzi aerei, a sistemi di dispersione e atterraggio che
saranno raccontati durante il convegno e che sono al momento studiati
dall'ESA come possibili
soluzioni tecnologiche per l'esplorazione spaziale.
- Le reti formate dalle radici, rappresentano lo stadio
finale di una evoluzione di centinaia di milioni d'anni. Esse sono molto
simili alla rete di internet
perché si sono evolute seguendo lo stesso principio: essere in grado di
sopravvivere anche se eventi catastrofici (predazione massiccia nel caso
delle radici, guerra atomica nel caso di internet) distruggono gran parte
della rete. Oggi il LINV (Laboratorio Internazionale di Neurobiologia
Vegetale), insieme a numerosi partner italiani e stranieri, studia le reti
radicali come ispirazione per soluzioni che rendano più robuste,
efficienti ed affidabili le reti di
trasmissione dati umane.
PROGRAMMA (PDF)