Giornata di studio - ore 15 - Sede Accademica
L'abete di Douglas o douglasia (Pseudotsuga menziesii) è un grande albero che già all'età di 50 anni può avvicinarsi ai 50 metri di altezza. Nelle foreste della California o dell'Oregon, da cui questa specie proviene, si trovano esemplari che superano i 100 metri. In Italia i primi esemplari furono introdotti a scopo ornamentale mentre la possibilità di impiego come specie forestale a rapido accrescimento è stata accertata dopo quasi 50 anni di attenta sperimentazione iniziata da Aldo Pavari.
Il primo studio organico sugli aspetti produttivi si deve a Mario Cantiani (1965). Attualmente esistono impianti, anche di una certa estensione, per lo più nella montagna toscana e in Calabria. Le notevoli qualità del legno di douglas si erano già manifestate sui tronchi di importazione. Tenuto conto dello stato dell’arte, si tratta di controllare se tali qualità sono confermate nel legno di produzione italiana. Nondimeno il legno di douglas di produzione europea, grazie alle sue proprietà di resistenza, di dimensioni e anche di aspetto estetico, è già richiesto per scopi strutturali ed anche per arredamento. La sperimentazione condotta in Italia nell'arco di oltre 60 anni ha fornito risultati indicativi, anche per il medio lungo termine, circa le capacità produttive, adattative e la variabilità di questa specie per il suo impiego negli Appennini in relazione anche ai cambiamenti climatici. Su quest’ultimo tema, che sta preoccupando non poco i Paesi del nord Europa, l’Italia potrebbe giocare un ruolo importante sia per la qualità e l’adattamento di alcune provenienze coltivate, sia per il ruolo “pilota”, derivante dalla sua posizione geografica, che la espone maggiormente ai problemi che ne derivano.
Per il nostro Paese si ritiene inderogabile mettere a disposizione degli operatori del settore conoscenze di base per migliorare alcuni aspetti tecnici ed economici della coltivazione della douglasia: dal miglioramento della qualità del legname alla rinnovazione naturale dei popolamenti che verranno utilizzati ai cicli produttivi che ottimizzano gli aspetti quali-quantitativi. Si ritiene infine che alla fase tecnica debbano far seguito indirizzi normativi e di politica forestale.
Programma
Coordina: Giovanni Bernetti
La crisi della selvicoltura di impianto e la coltivazione della douglasia - Orazio la Marca
Dalla selvicoltura d’impianto della douglasia alla rinnovazione naturale - David Pozzi
Proiezione a 10 anni del valore di un impianto: la modellistica dendroauxometrica - Roberto Scotti
Valutazione degli effetti delle pratiche selvicolturali sul legno di douglasia - Marco Fioravanti
Contributi tecnologici alla valorizzazione industriale del legname di douglasia - Michele Brunetti, Roberto Zanuttini
Pseudotsuga menziesii: patogeni introdotti e di temuta introduzione - Alessandro Ragazzi, Salvatore Moricca
Aggiornamento sull’entomofauna fitofaga della douglasia - Jacopo Battaglini, Tiziana Panzavolta, Riziero Tiberi
Gestione delle risorse genetiche della douglasia in Italia in relazione agli scenari dei cambiamenti globali - Fulvio Ducci