Dialoghi sul Verde: “Gli Orti Urbani”

Dialogo con Emilio Bertoncini, agronomo, guida ambientale e tecnico dell'animazione socioeducativa.

Nicoletta Ferrucci, Emilio Bertoncini 25 June 2025

Ferrucci: La scelta dell’interlocutore di un dialogo sugli orti urbani è stata per me semplice e immediata: chi meglio di te, Emilio, può guidarci nell’esplorare le multiformi sfaccettature di un tema, l’orticoltura urbana, al quale sei stato tra i primi in Italia a dedicare la tua attenzione di agronomo, sondandone la genesi, contribuendo alla sua espansione sotto il profilo pratico - operativo, ed educando ad apprezzarne le molteplici esternalità positive con l’intensa attività di  divulgazione che conduci attraverso il tuo sito Internet https://emiliobertoncini.wixsite.com/emiliobertoncini, la pubblicazione di volumi, corsi di formazione, seminari universitari e scolastici. Nell’incipit del tuo bel volume, stimolante e pionieristico, dal titolo “Orticoltura (eroica) urbana”, del 2014, e già l’aggettivo eroica che hai usato è eloquente, ti chiedevi se la stessa potesse essere una “via per il futuro”: che risposta daresti oggi a quella domanda? 

Bertoncini: Prima di tutto, sono felice di aver formulato una domanda anziché un’affermazione, per quanto a tutt’oggi ne abbia la tentazione. Trascorsi oltre dieci anni posso dire che quella domanda ha lavorato molto in me trasformando tanto la mia vita professionale quanto quella personale. Nel mio agire professionale l’orticoltura è diventata sempre più una metodologia per perseguire risultati non agronomici. Ho spostato, cioè, sempre di più l’obiettivo in campo socio-educativo, lavorando con l’infanzia, l’adolescenza, la terza età, la disabilità, la marginalità sociale e così via. Questo ha circoscritto il coltivare al rango di strumento e, al tempo stesso, ne ha ampliato il raggio d’azione, così da portare quel gesto all’attenzione di chi mai lo aveva interpretato come capace di scaturire risultati diversi dal produrre qualcosa che può essere venduto e mangiato. Oggi nel mio lavoro il coltivare è metodologia per intervenire in area STEM (acronimo inglese che sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics, ndr) nel mondo della scuola, per supportare l’aggregazione sociale e la sollecitazione delle abilità dei singoli quando lavoro con persone con disabilità, per stimolare la comunità intera ad un nuovo sguardo sui gesti agricoli. In me è cambiato anche il modo di proporre l’orticoltura come strumento e sono sempre più orientato alla testimonianza, cioè sto sostituendo il tentativo di dimostrare che permette di raggiungere determinati risultati con quello di  mostrare cosa accade quando la si pratica. Sono sempre più numerose anche le testimonianze di chi mi segue sui social o mi incontra nei corsi e nei progetti educativi e fa scaturire progettualità che muovono dalla mia sollecitazione, ma che mai sarei stato capace di concepire. In pratica, il grande cambiamento rispetto a dieci anni fa consiste proprio in questo: la nostra società, al di fuori certi clamori mediatici, è sempre più ricettiva rispetto al messaggio di quel mio primo libro. Questo mi fa pensare che davvero la via per il futuro sia aperta e praticabile, anche se ha bisogno di tempo per essere percorsa.

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L'Italia a capo dell’iniziativa multilaterale Clean Energy Ministerial (CEM) Biofuture Platform

Guiderà la presidenza il georgofilo David Chiaramonti.

Giulia Bartalozzi 25 June 2025

L'Italia è stata nominata Presidente dell’iniziativa multilaterale Clean Energy Ministerial (CEM) Biofuture Platform. Istituita nel 2016 a Marrakech, durante la COP22, la Piattaforma Biofuture è uno strumento fondamentale per sviluppare e promuovere la collaborazione multilaterale e il dibattito politico sulla bioeconomia e sulla bioenergia, in particolare sull’utilizzo dei biocarburanti e delle soluzioni sostenibili a base biologica, promuovendo la condivisione delle best practices relative alle tecnologie, agli aspetti regolatori e di supporto finanziario, nonché favorendo il consenso attraverso attività di informazione. Nel 2020, la Biofuture Platform si è collegata al Clean Energy Ministerial (CEM), l’iniziativa internazionale dedicata ai numerosi elementi della transizione verso l'energia pulita, ed è stata quindi rilanciata come “CEM Biofuture Platform Initiative”.
All’iniziativa partecipano 23 Paesi ed un osservatore (Giappone): l’Agenzia Internazionale per l’Energia svolge il ruolo di facilitatore (una sorta di segretariato). Tra le organizzazioni internazionali che supportano la piattaforma troviamo vari soggetti delle Nazioni Unite (quali FAO, IRENA, UNIDO, UNCTAD) e Sustainable Energy for All.
La presidenza della Piattaforma Biofuture è stata recentemente assegnata al Prof. David Chiaramonti del Politecnico di Torino, membro dell'Accademia dei Georgofili.

Prof. Chiaramonti, quali obiettivi si prefigge durante il suo mandato?
Stiamo proprio in questi giorni definendo con i partner membri della piattaforma il programma per i prossimi due anni, periodo che sarà coperto dal mandato dell’Italia. Assieme alle vicepresidenze di Brasile ed Olanda, le attività della piattaforma si svilupperanno sicuramente su alcune linee programmatiche ben definite: la disponibilità e la “mobilizzazione” di biomasse in modo sostenibile per la bioeconomia (ed in particolare per i biofuels), il cosiddetto carbon accounting delle filiere, e l’impiego delle biomasse nel settore dei biochemicals e dei biomateriali (inclusi ambiti quali produzione di acciaio, cemento, etc).

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Il triste trend delle morti bianche in agricoltura si mantiene costante

Pietro Piccarolo 25 June 2025

Da fonte INAIL, risulta che nel settore primario gli incidenti mortali relativi al primo trimestre 2025 sono stati 19, e cioè superiori di quasi il 27% di quelli dello stesso periodo dello scorso anno (15 incidenti mortali). Questo significa che, mediamente, nei primi tre mesi dell’anno in corso si è registrato un decesso ogni tre giorni.

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Scienza agraria e Arte ai Georgofili

Il riso ibrido di Yuan Longping

Amedeo Alpi 25 June 2025

Sembra difficile mettere insieme agricoltura e arte, ma non è impossibile.
Recentemente, giovedì 12 giugno 2025, si è tenuto, presso la sede di Firenze dell'Accademia dei Georgofili, un evento inatteso, la donazione di una scultura da parte di un noto artista cinese, Wu Weishan, scultore di fama internazionale; Weishan ha diretto, tra l'altro, il Museo Nazionale d'Arte della Cina (NAMOC). L'evento è stato organizzato dall'Accademia dei Georgofili e dall'Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia con la partecipazione di Qiu Yi, diplomato presso il Dipartimento di scultura dell'Università d'Arte dello Shandong e laureatosi successivamente con Laura magistrale presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Attualmente è presidente dell'Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia.

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