Dialoghi in biotecnologie: “Il contributo delle TEA per il miglioramento genetico degli stress abiotici”

Dialogo con Giorgia Batelli, Primo Ricercatore CNR Istituto di Bioscienze e BioRisorse ss Portici.

Luigi Frusciante e Giorgia Batelli 19 March 2025

Frusciante: La sicurezza alimentare è una delle sfide più urgenti per nutrire una popolazione in crescita. Tuttavia, i cambiamenti climatici mettono a rischio le produzioni agricole. I ricercatori devono quindi incrementare le rese senza aumentare la pressione antropica sugli agroecosistemi. La soluzione più efficace è il miglioramento genetico delle piante attraverso programmi mirati.

Batelli: Nel corso del XX secolo, la Rivoluzione Verde, grazie al ruolo cruciale del miglioramento genetico, ha determinato un notevole incremento delle rese agricole, soprattutto per colture come riso e frumento. Questo progresso, particolarmente evidente nei Paesi in via di sviluppo, ha ampliato l'accesso agli alimenti per una crescente parte della popolazione mondiale. Tuttavia, la rapida crescita della popolazione mondiale, che si stima raggiungerà un picco di 10,3 miliardi entro il 2080 (fonte: Nazioni Unite), insieme all’aumento della frequenza e intensità di eventi atmosferici estremi – come siccità, alluvioni e temperature elevate – pone sfide senza precedenti per la sicurezza alimentare. Inoltre, la crescente competizione per le risorse naturali e la necessità di rendere l'agricoltura più sostenibile e meno impattante sull'ambiente rendono indispensabile un cambiamento di paradigma, volto a migliorare la produttività e la stabilità delle rese, anche in condizioni ambientali imprevedibili e con un uso ridotto di risorse idriche, nutrizionali e di pesticidi. In questo scenario, il miglioramento genetico riveste un ruolo fondamentale. Fornire agli agricoltori varietà ad alta produttività, maggiormente tolleranti agli stress ambientali e meno dipendenti da interventi esterni è essenziale per adottare strategie di gestione integrata. Tali strategie sono cruciali per sviluppare sistemi agricoli resilienti, efficienti e sostenibili, capaci di garantire elevate rese con un impatto ambientale ridotto.

Vai all'articolo


La metà nascosta della pianta e i suoi invisibili

Giuliano Mosca e Marco Nuti 19 March 2025

Questo potrebbe essere il possibile titolo del saggio che verrà pubblicato a testimonianza dei notevoli progressi compiuti in chiave radicale e nell’interazione con gli invisibili del terreno. Aumentando le conoscenze dei numerosi fenomeni biologici che incidono sul miglioramento quali-quantitativo delle produzioni primarie, la sostenibilità ambientale verrebbe quindi realizzata. L’obiettivo principale è raggiungere un nuovo livello di conoscenza orientata al conseguimento del riequilibrio dei terreni agroforestali. Il riequilibrio tra le caratteristiche chimico-fisiche, il rinnovo della sostanza organica e l’attività del microbioma del suolo rappresentano dunque il nuovo traguardo da raggiungere con finalità produttivistiche.
Gli studenti frequentanti i corsi di studio di Ecologia microbica, Microbiologia ambientale e Microbiologia del suolo, Agronomia e Coltivazioni erbacee, Coltivazioni arboree, Scienze forestali e ambientali, Biologia naturalistica potranno trovare tra queste pagine il giusto completamento delle loro conoscenze in tema di rigenerazione del sistema primario suolo.
I procarioti sono stati i primi viventi del nostro pianeta (i primi resti fossili datano 3,7-4,2 miliardi di anni), ben prima della comparsa di piante ed animali. Durante il corso dell’evoluzione, i microbi hanno maturato mezzi di comunicazione molto raffinati. Questi tipi di comunicazione si sono basati innanzitutto su “parole” chimiche: il sistema di quorum-sensing dei batteri, i fattori della micorrizazione (Myc) nella simbiosi tra funghi micorrizici e radici delle piante, i fattori della nodulazione (Nod) nella simbiosi tra leguminose e rizobi del terreno sono solo i casi più noti.* (*da M. Nuti: La biodiversita nel terreno agrario. Firenze, 19 novembre 2010).
Il ruolo strategico della radice ha sempre destato una notevole curiosità in quanto essa è coinvolta in numerosi processi che incidono sia sul miglioramento quanti- qualitativo della produzione vegetale, sia sulla sua sostenibilità ambientale.

Vai all'articolo


Vai al notiziario




Prossimi eventi




Vedi tutti gli eventi


Vino dealcolato, ma che sia rosso

Giovanni Ballarini 19 March 2025

Il colore rosso nel vino non solo è bello ma anche salutare, soprattutto oggi quando nei vini rossi si vuole togliere l’alcole mantenendo tutti i loro fattori benefici dovuti ai polifenoli e flavonoidi delle piante, abbondanti nell'uva e che si modificano nella vinificazione e durante la conservazione e l’invecchiamento del vino.

Vai all'articolo


Aspettando le piene

Federico Preti 19 March 2025

Si consideri che la spesa per interventi di prevenzione può essere inferiore di 10 volte rispetto a quella per interventi post-catastrofi (3 miliardi all’anno, secondo la Commissione Demarchi istituita dopo l’Alluvione di Firenze del 1963 e poi confermata anche dal programma Italia Sicura, rispetto agli oltre 8 miliardi spesi annualmente per ri ristori e la ricostruzione). Intervenendo “a monte” possiamo avere ulteriori vantaggi in termini di servizi ecosistemici (ad es. trattenere e rallentare l’acqua garantisce anche accumulo di riserve per i periodi siccitosi e ravvenamento di falde e sorgenti).

Vai all'articolo