Biodiversità in ortofrutticoltura

di Stefania De Pascale
  • 19 January 2011
Nella storica cornice della Sala Cinese della Reggia di Portici, il 17 gennaio 2011 si è svolto il Convegno “Biodiversità in Ortofrutticoltura: immagini e racconti” organizzato dalla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili. Nel corso dell’incontro è stata presentata l’iniziativa in atto, con il contributo della VESEVO S.p.A. (holding cui appartiene, tra le altre, l’insegna ROSSOPOMODORO), di recupero e salvaguardia di un’antica collezione di illustrazioni di ortofrutticoltura conservate negli archivi di Agronomia e di Coltivazioni Arboree della Facoltà. Si tratta di 550 dipinti di varietà di frutti e di oltre 150 di ortaggi, realizzati a fini dimostrativi e didattici da disegnatori e pittori professionisti e dilettanti tra gli inizi del 1900 e il 1965 sotto la guida dei titolari delle cattedre di Arboricoltura e Orticoltura succedutisi nel tempo. La rappresentazione pittorica restò, infatti, fino allo sviluppo delle moderne tecniche di fotografia a colori intorno alla metà del secolo scorso, l’unico strumento in grado di illustrare le diverse espressioni del mondo vegetale con accuratezza di particolari.
Tutte le illustrazioni sono state riprese con fotocamera digitale e ne è in corso la catalogazione. L’archivio elettronico sarà presto pubblicato on-line sul sito della Facoltà di Agraria nella sezione dedicata ai Musei. In collaborazione con l’Accademia dei Georgofili, inoltre, è prevista la realizzazione di un’edizione elettronica e ipertestuale e in stampa di carattere scientifico, in cui le immagini saranno corredate da schede pomologiche.
In occasione del convegno, il Presidente della VESEVO S.p.A. Franco Manna, ha presentato al mondo accademico e scientifico l’intero progetto di sponsorizzazione quantificato in 50.000 euro, che si concluderà entro il 2011 con la realizzazione del Museo della Biodiversità in Ortofrutticoltura, all’interno della stessa Reggia di Portici, destinato a preservare nel tempo questo patrimonio iconografico, unico per numerosità e contenuti.
Durante il convegno, hanno espresso soddisfazione per il buon esito dell’iniziativa il prof. Francesco Giulio Crescimanno, Presidente della Sezione Sud-Ovest dell’Accademia dei Georgofili che da lungo tempo sollecitava un intervento in difesa di questi dipinti di grande valore culturale che rischiavano di deteriorarsi a causa dell’usura del tempo, il Preside della Facoltà di Agraria prof. Paolo Masi, e le autorità convenute, On. Paolo Russo, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, dott. Vito Amendolara Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, dott. Vincenzo Cuomo, Sindaco di Portici.
Alla prof. Stefania De Pascale, responsabile del progetto per l’Ateneo napoletano, sono giunte anche le lettere di congratulazioni del Presidente dell’Accademia dei Georgofili, prof. Franco Scaramuzzi e del Ministro delle Politiche, Agricole, Alimentari e Forestali, On. Giancarlo Galan, impossibilitati a partecipare all’evento.
Nel corso del Convegno, il prof. Stefano Mazzoleni ha trattato la tematica dei musei nella Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli; la prof. Stefania De Pascale ha delineato la storia dell’iniziativa e ne ha sottolineato la rilevanza scientifica e culturale, richiamando all’attenzione dei presenti l’importanza che le fonti iconografiche hanno avuto nel corso dei secoli nello studio e nella ricerca in ortofrutticoltura e soffermandosi sul significato e sul valore dell’agro/biodiversità, il prof. Giancarlo Barbieri ha ricordato l’evolversi delle discipline di ortofrutticoltura nella Facoltà di Agraria dal 1880, quando essa era ancora Regia Scuola Superiore di Agricoltura, fino al 1960, periodo in cui sono stati prodotti i dipinti, memoria della biodiversità orticola del Novecento, ripercorrendo le principali tappe del progresso tecnologico in orticoltura accompagnato da continui mutamenti nel panorama varietale. Il prof. Marcello Forlani, infine, ha raccontato, con l’ausilio delle tavole realizzate da Giuseppe Romano sotto la guida del prof. Domenico Casella, titolare della cattedra di Arboricoltura negli anni ‘60, l’evoluzione del patrimonio varietale frutticolo della Campania sottolineandone l’enorme diversità biologica, morfologica e produttiva.


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