Si diffonde negli agrumeti siciliani la Coccinella cinese arlecchino

di Santi Longo
  • 30 April 2014
Con la ripresa vegetativa degli agrumi hanno avuto inizio le infestazioni di afidi che, oltre a causare danni con la sottazione di umori vegetali e la produzione di melata, possono essere vettori di virus dei quali particolarmente temibile e attuale è quello che causa la “Tristeza”. A carico della decina di specie di afidi segnalate su agrumi sono note circa 40 specie di nemici naturali rappresentati da Imenotteri parassitoidi, soprattutto dei generi Praon e Lysiphlebus, nonché da numerosi predatori (Coleotteri, Neurotteri e Ditteri) che svolgono una valida azione “di pulizia” quando le popolazioni afidiche raggiungono elevate densità. Fra le coccinelle afidifaghe indigene attive sulle piante di agrumi sono Adonia variegata e Adalia bipunctata, mentre le voraci larve della più nota Coccinella septempunctata vivono esclusivamente a spese di afidi che pullulano su piante erbacee infestanti l’agrumeto sulle quali gli adulti ovidepongono per poi portarsi sulla chioma degli agrumi per gli accoppiamenti. Recentemente, in vari agrumeti della Sicilia orientale, ha fatto la sua comparsa l’esotica Harmonia axyridis nota anche come “Coccinella cinese arlecchino” per le numerose variazioni della colorazione del capo, del pronoto e delle elitre dovute alla notevole plasticità fenotipica. La forma più comune in Italia di H. arxydis è la “succinea” con elitre rosse e numerose macchie nere (Foto 2). La specie, originaria dell’Asia, è stata introdotta nel 1916 negli Stati Uniti per la lotta biologica ad afidi e cocciniglie. Con le stesse finalità negli anni ’60 è stata introdotta in Ucraina e successivamente in Bielorussia e in Francia; negli anni ’90 è stata allevata e commercializzata per la lotta biologica in ambiente protetto. Attualmente è presente in tutta Europa e in Africa. In Italia è stata segnalata nel 2006 in Piemonte e successivamente in Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Liguria. Nel 2010 è stata segnalata in Toscana e più recentemente in Abruzzo, Alto Adige e Calabria. Nell’autunno del 2013 è stata sporadicamente riscontrata in alcuni agrumeti della Sicilia Orientale. Gli adulti della Coccinella, che misurano da 5,5 a 8 mm, e le larve, oltre predare afidi e cocciniglie attaccano numerosi altri insetti tra i quali larve di Coccinellidi, Neurotteri e Ditteri predatori autoctoni di insetti nocivi. Da tale comportamento aggressivo dipende la sua pericolosità dal punto di vista ecologico. Inoltre sono segnalati danni in vitivinicoltura poiché gli adulti, in autunno, tendono a rifugiarsi all’interno dei grappoli nei quali dalle articolazioni femoro-tibiali rilasciano, per autoemorrea, l’emolinfa contenente sostanze dall’odore nauseabondo, quali le metossipazine che, se presenti nel mosto, alterano l’odore e il sapore del vino. Ulteriore elemento di preoccupazione è l’invasiva presenza della Coccinella nelle aree abitate poiché, gli adulti, quando si esauriscono le infestazioni afidiche (soprattutto su tigli e altre piante ornamentali), si trasferiscono in gran numero in siti idonei dove passare l’inverno penetrando spesso all’interno delle abitazioni. Ben più gravi sono i problemi di natura sanitaria poiché le sostanze allergene contenute nell’emolinfa possono provocare, in soggetti sensibili, rinite, asma, congiuntivite e orticaria. 

Foto di apertura: Pronoto di Harmonia axyridis con le caratteristiche macchie bianche e nere che disegnano una W

Foto 2: Forma “succinea” di Harmonia axyridis su germoglio di limone infestato da afidi