Lettera aperta al Ministro Maurizio Martina

di Franco Scaramuzzi
  • 26 February 2014
A nome dei Georgofili desidero esprimere i migliori auguri di buon lavoro al Ministro dell'Agricoltura (denominazione storica) Maurizio Martina, già Sottosegretario allo stesso Ministero nel Governo uscente, con delega all'Expo 2015. Insieme agli auguri desidero manifestare al Ministro Martina vive felicitazioni per la posizione equilibrata e senza pregiudizi che ha assunto nei confronti degli OGM e che merita plauso per la personalità e la lungimiranza che ha manifestato, con grande discontinuità rispetto a quasi tutti i suoi ultimi predecessori.
Faccio riferimento all'articolo che ha scritto su Il Sole 24 Ore il 13 novembre 2013 nel quale, in termini pienamente condivisibili, così si esprime: "Dobbiamo renderci conto che siamo in uno scenario nuovo e se vogliamo affrontare la questione con serietà non possiamo certo disconoscere che il progresso scientifico e lo stesso impianto normativo europeo in materia si sono notevolmente evoluti... I progressi della ricerca e le risultanze dei piani di monitoraggio hanno permesso di acquisire informazioni rilevanti anche rispetto al tema della sicurezza alimentare". L'articolo così continua: "Solo negli ultimi sessanta anni sono state create oltre 2000 varietà, ne è testimonianza il fatto che in rarissimi casi le specie agricole che contribuiscono alla nostra dieta esistono allo stato selvatico. Su diversi aspetti il dibattito scientifico risulta molto animato e questo rafforza il mio convincimento che le situazioni vadano valutate caso per caso e il problema non si possa ridurre allo scontro ideologico tra pro e contro OGM. Stiamo attenti a non generalizzare...".
I Georgofili hanno sempre sostenuto che non si debbano porre veti alla ricerca scientifica, libera e universale, ma controllarne eventualmente le applicazioni. Sono già trascorsi molti anni da quando le ricerche biotecnologiche applicate alla genetica di interesse agricolo sono state paralizzate nel nostro Paese, adducendo motivi di precauzionalità che non hanno avuto pratico riscontro, ma hanno saputo invece suscitare nella opinione pubblica forti quanto infondati timori. Siamo quotidianamente importatori e consumatori di specifici prodotti OGM la cui coltivazione viene però proibita ai nostri agricoltori, ma non in altri Paesi a noi confinanti. Dire che " il solco è tracciato" e quindi si va "avanti partendo da questo" induce a ricordare che errare humanum est, perseverare diabolicum.
La massima parte dei nostri ricercatori e studiosi competenti, non condizionati da posizioni ideologiche preconcette, non ha mai condiviso l'atteggiamento oscurantista del nostro Paese. 
Felicitazioni e auguri dunque di buon lavoro al Ministro Martina. Confidiamo nella Sua coerenza e auspichiamo che, con altrettanta fermezza, possa tutelare la nostra agricoltura oggi prevalentemente dominata da populismi disinformati.