Una Piralide migratrice da monitorare: Spoladea recurvalis

di Santi Longo
  • 11 May 2016
Un fitofago attualmente di secondario interesse fitosanitario in Italia è il cosmopolita Crambide Spoladea recurvalis; è una specie migratrice diffusa nelle regioni tropicali e subtropicali, da dove, gli adulti arrivano, in volo, fino in Gran Bretagna, Russia, Danimarca , Olanda, Francia e Spagna; negli Usa si spingono fino alla California e all’Illinois.
L’adulto ha un’apertura alare di 20-24 mm; le ali anteriori sono frangiate, di colore bruno con caratteristica fascia mediana e tre macchie bianche. Le femmine depongono uova ellittiche, in gruppi o isolate, di preferenza sulle foglie di amaranto e chenopodio, nonché di numerose piante erbacee coltivate: carota, arachide, fagiolo, melanzana, bietola, spinaci e mais. Le larve, che a maturità sono lunghe circa 15 mm, hanno il capo giallo e il corpo verde trasparente; esse, con l’apparato boccale masticatore, scheletriscono le foglie e sono segnalate per i danni arrecati alle colture industriali di spinaci. Raggiunta la maturità si portano sul suolo dove tessono un bozzolo sericeo all’interno del quale si trasformano in crisalidi, di colore giallastro, lunghe circa 10 mm. La specie che svolge, di norma, due generazioni annue, in passato, è stata, impiegata in Australia e in Sud Africa in programmi di controllo biologico di Amarantacee e Chenopodiacee infestanti.
La Piralide è ampiamente diffusa in Sicilia dove, da alcuni anni, nelle aree serricole del ragusano e del trapanese, nel periodo autunno-vernino, gli adulti superano frequentemente la soglia di attenzione dei tecnici; recenti sono le segnalazioni da serricoltori che attuano la tecnica della “confusione sessuale” contro il pernicioso microlepidottero Tuta absoluta, utilizzando il feromone di sintesi in commercio che attrae anche i maschi del Cambride i quali entrano nelle serre attraverso le aperture se non protette da reti antinsetto.
Di norma la mortalità larvale è elevata, soprattutto per l’attività degli entomopatogeni Bacillus thuringiensis, Paecilomyces farinosum e Fusarium monilliformae.
Considerata la polifagia delle larve, note per i danni a colture ortive e industriali, nonché le condizioni climatiche, sempre più favorevoli al loro stabile insediamento, sarebbe opportuno monitorare le popolazioni del lepidottero e acquisire, nei nostri ambienti, notizie sulla sua biologia ed etologia, utili per predisporre eventuali misure di controllo ecocompatibile.

Foto: Adulto di S. recurvalis sulla rete antinsetto (foto Polizzi 15 11.2015)


A migrant meal-moth: Spoladea recurvalis 
The cosmopolitan crambidae Spoladea recurvalis is currently a phytophagous pest of secondary plant health interest in Italy. This migrant species is widespread in the tropical and subtropical regions with adults able to fly as far as Great Britain, Russia, Denmark, Holland, France, and Spain. In the USA they have reached California and Illinois.
As their larvae are polyphagous, famous for their damage to vegetable and industrial crops, in addition to climatic conditions increasingly favorable to their permanent settlement, it would be advisable to monitor this lepidopter’s populations and collect information on its biology and ethology in our environment, which would be useful for planning possible eco-friendly control measures.