L’informatica a supporto del monitoraggio con feromoni

di Piero Cravedi
  • 04 May 2016
Il monitoraggio di insetti dannosi in ambito agricolo e forestale viene agevolmente effettuato, ormai da decenni, facendo ricorso a trappole a feromone. Il loro uso richiede l’ispezione periodica delle trappole in campo, la sicura classificazione degli esemplari catturati, la registrazione dei dati e la loro elaborazione. Le difficoltà nell’esecuzione di tutte queste operazioni, che richiedono competenze e tempo, hanno fatto sorgere l’esigenza di una loro automazione.
Il problema s’inserisce nel capitolo dei sistemi di supporto alle decisioni che ha ormai una consolidata tradizione. L’utilizzo di strumenti alimentati da pannelli solari e collegati con modem a una piattaforma web consente il rilevamento di dati meteorologici e agronomici e l’applicazione di modelli previsionali, quali quelli riguardanti lo sviluppo di malattie, il ciclo di insetti dannosi e la gestione dell’irrigazione. Più recenti sono invece le esperienze con trappole a feromoni elettroniche.  La strumentazione già disponibile si basa su di un sistema di presa delle immagini collegato a una piattaforma che è in grado di gestire le informazioni ricevute, eseguire in automatico la conta delle catture e conservare in un archivio le immagini. I dati possono essere letti in tempo reali su un monitor o smartphone. 
Alcune interessanti esperienze di campo sono state condotte negli ultimi anni in meleti e in vigneti per il monitoraggio di Cydia pomonella, Cydia molesta, Lobesia botrana ed Eupoecilia ambiguella. Le ricerche, condotte in Friuli Venezia Giulia e in Veneto con la strumentazione di una ditta austriaca, hanno fornito risultati del tutto simili a quelli ottenuti con trappole seguite in modo tradizionale. Altre esperienze sono state condotte su Cydia pomonella  con un modello studiato dall’Università di Bologna.
Potenzialmente le trappole elettroniche si prestano per il monitoraggio di varie altre specie di lepidotteri. Un ulteriore progresso è stato ottenuto con l’aggiunta alla trappola a feromone una fonte luminosa di luce ultravioletta che attira insetti di vari ordini dotati di fototropismo positivo. Questa trappola è stata proposta per il monitoraggio della piralide del mais. Il confronto con trappole luminose ha fornito risultati in concordanti con quelli ottenuti con trappole tradizionali, ma con una sostanziale semplificazione operativa.
L’informatica è un settore in tumultuosa evoluzione per cui è prevedibile che la strumentazione già disponibile per il monitoraggio automatizzato di varie specie di insetti dannosi potrà, in un prossimo futuro, trovare un crescente impiego in programmi di assistenza tecnica, sempre più importanti per la corretta applicazione dei criteri di difesa integrata delle colture.

Computer technology supporting pheromone monitoring
The monitoring of agricultural and forest pests has been easily carried out for decades using pheromone traps. Their use requires periodic field inspections of the traps, a dependable classification of the specimens collected, and the data logging and processing. The difficulties in carrying out all these operations, which require skill and time, have created a need for automation. 
Experiments with electronic pheromone traps are recent. The already available instrumentation is based on a system of cameras connected to a platform that can manage the information, automatically count the captured insects, and store the images in a file. Data can be read in real time on a monitor or smartphone.