Un drone per impollinare l'olivo

  • 24 April 2019
Un progetto di ricerca, che sarà finanziato dalla Regione Toscana per la misura 16 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, prevede la messa in funzione, all’interno di alcune aziende agricole olivicole, di un sistema per controllare, tramite droni, la fioritura e distribuzione del polline sui fiori, verificandone l’allegagione estiva e quella a raccolta.
Un’idea innovativa che ha preso vita sulle colline di San Gimignano e mira a dare nuove opportunità di sviluppo al settore olivicolo. Il 9 aprile u.s. il drone di “Olimpolli” è “volato” al Senato dove si è svolta presso la Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare l'audizione dei partner del Progetto sull'impollinazione degli olivi con l'ausilio di droni. I Senatori hanno voluto approfondire la messe a punto di innovazioni che potrebbero sostenere la produttività olivicola delle nelle aree colpite da Xylella.
Lo studio vuole risolvere il problema della bassa percentuale di olive prodotte dalla pianta in proporzione ai suoi fiori. Il polline dell’olivo viaggia trasportato dal vento anche per lunghe distanze. In particolari condizioni, come ad esempio l’umidità dell’aria, germina prima del dovuto, risultando poi inefficace ai fini riproduttivi. Infatti solo il 2-3% dei fiori diventeranno olive. Il polline, ancora attivo, viene raccolto direttamente dalle piante. Questa operazione può essere fatta dagli agricoltori, oppure possono decidere di acquistare tale prodotto da terzi, in quanto esistono già aziende specializzate in questo tipo di operazione che vendono polline di olivo a case farmaceutiche per produrre antistaminici. Una volta raccolto e tolte le impurità, il polline, in condizioni ideali di temperatura e umidità, può essere conservato e utilizzato l’anno successivo. La presentazione ha suscitato l'interesse dei Senatori della Commissione che si sono complimentati con i numerosi soggetti del Progetto “Olimpolli”.


da Teatro Naturale, 12/4/2019