THE SHORT NEWS

  • 21 November 2018

Difendere l’agroalimentare made in Italy

Il Ministero dello sviluppo economico difende Il Made in Italy e le nostre tradizioni alimentari. In un comunicato stampa ha affermato che sono state presentate nuove norme che, se approvate, rischierebbero di penalizzare le eccellenze e i prodotti tipici italiani. Si tratta di un documento, che è ora all'esame preliminare dell’ONU e propone misure punitive, i cosiddetti semafori alimentari ed etichette penalizzanti, finalizzate all'identificazione di cibi cosiddetti 'salutari' e 'non salutari'. Secondo il detto Ministero, queste misure danneggerebbero l'export del nostro settore agroalimentare, causando un danno all'economia italiana, anche in termini di posti di lavoro.
Anzichè divieti e demonizzazione di prodotti di qualità, gli Organismi internazionali dovrebbero mettere in campo strategie e politiche di informazione, utili ad incoraggiare una dieta varia, come quella mediterranea che ha effetti positivi sulla salute.

da Agrapress n.6070, 13/11/2018


Brevettate in Sardegna nuove qualità di grano

La ricerca genetica agricola in Sardegna mette a punto due nuove qualità di grano duro e una di erba medica. I tre brevetti sulle sementi sono stati già registrati dall'agenzia Agris della Regione che ha presentato i risultati della ricerca svolta nell'azienda sperimentale San Michele di Ussana.
La registrazione riguarda i semi dei grani Nuraghe e Shardana e dell'erba medica Prato Sardo: tre innovazioni varietali che hanno dato buoni riscontri sull'adattabilità e resa in diversi contesti ambientali dell'Isola.
Nell'azienda di Ussana le prime sperimentazioni risalgono agli anni '30. Almeno otto i brevetti che sono stati realizzati in questo centro di eccellenza e che sono stati esportati anche nella Penisola.

Redazione ANSA, 14/11/2018



La California fa allargare le gabbie per animali in allevamento

Con le ultime legislative di novembre, i californiani hanno approvato un'iniziativa popolare che eliminerà completamente le gabbie per le galline ovaiole e che allarga lo spazio per i suini di allevamento, accettando il possibile impatto sui prezzi alimentari che potrà comportare. La misura è stata concordata con l'industria agroalimentare dello stato. La nuova legge stabilisce che anche i vitelli devono essere in grado di girarsi completamente nelle loro gabbie, sdraiarsi e alzarsi dritti con le zampe completamente estese.
A partire dal 2022, le galline dovranno essere allevate senza gabbie. Nel caso dei suini, la nuova legge richiede un minimo di 2,2 metri quadrati nelle gabbie a partire dal 2020. La nuova legge inoltre proibisce la vendita di prodotti avicoli o a base di carne di maiale provenienti da altri Stati che non soddisfano i nuovi standard.

da"El Pais", 8/11/2018