Si diffonde in Italia il Punteruolo dell’Eucalipto

di Santi Longo
  • 16 March 2016
Gli eucalipti, sono stati introdotti nel nostro Paese a partire dall’800 come piante ornamentali, e sono stati largamente impiegati nell’ultimo dopoguerra per fini industriali, nei rimboschimenti, negli interventi di bonifica, nel rinsaldamento delle dune e lungo le linee ferroviarie. La specie maggiormente diffusa è l’Eucalipto rosso (Eucaliptus camaldulensis Dehnh.), meno diffuso è E. globulus Labill. Nei nostri ambienti, gli eucalipti ospitano un limitato numero di specie autoctone di insetti, adattatesi ai nuovi ospiti e una quindicina di entità esotiche che sono state introdotte dalla regione australe, a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso. Una delle prime specie esotiche introdotte è il Punteruolo, Gonipterus scutellatus complex, termine con il quale, si identifica un gruppo di coleotteri della famiglia dei Curculionidi, originari dell’Australia, che si alimentano su diverse specie di eucalipti. Si tratta di un parassita da quarantena, inserito nella lista A2 dell’EPPO, diffuso oltre che in Australia, negli USA, limitatamente alla California, in America del sud, in Nuova Zelanda, in Cina, nelle regioni sud orientali dell’Africa e nelle isole Mauritius. In Europa è stato segnalato nel 1976 in Italia, successivamente nel 1977 in Francia, e negli anni ’90 in Portogallo e Spagna. Nel nostro Paese, oltre alla Liguria, dove è stato segnalato per la prima volta in Europa, le regioni nelle quali è stata accertata la presenza sono: il Lazio, nel 1994, la Toscana, nel 2012, e la Sicilia, dove, su E. globulus, nel 2014, sono state individuate le caratteristiche erosioni fogliari. L’estate scorsa, su sei piante di E.globulus e su due di E. camaldulensis esaminate, sono stare riscontrate sia le larve che le ovature del coleottero i cui adulti, di colore bruno, sono lunghi da 12 a 14 mm e, se disturbati, si lasciano cadere al suolo. Le larve, responsabili delle erosioni fogliari, sono apode e glabre e misurano circa 15 mm.
In Sud Africa, per il controllo biologico del coleottero, nel 1923, è stato introdotto l’Imenottero ovoparassitoide Anaphes nitens il quale, nell’arco di sette anni, ha fatto registrare tassi di parassitizzazione variabili dal 77 al 98% delle uova. Tale entomofago che, in California, è stato utilizzato in vari programmi di controllo biologico classico, è stato introdotto, alla fine degli anni’70, anche in Liguria. Sono in corso indagini per verificare sia la biologia del coleottero che la presenza e l’attività di entomofagi. 


fig.1: Erosioni fogliari su Eucaliptus globulus

fig 2: Larve di Gonipterus scutellatus

The eucalyptus weevil is spreading in Italy
Eucalyptus trees were introduced as ornamental plants in our country beginning in the 19th century. During the last post-war period, they were largely used for industrial purposes, reforestation, land reclamation, dune reinforcement, and along railway lines. The most widespread species is the Red Eucalyptus (Eucaliptus camaldulensis Dehnh.), while the E. globulus Labill is less widespread. In our environment, the eucalyptuses host a limited number of native insect species that have adapted to the new hosts. About fifteen exotic species were introduced from the austral area beginning in the final decades of the past century. One of the first exotic species to be introduced was the weevil, Gonipterus scutellatus complex, a term that identifies a group of beetles of the Curculionidae family. Originally from Australia, the weevils feed on various eucalyptus species.