Cina e Israele condividono le stesse innovazioni agricole avanzate

  • 05 December 2018
Israele, nonostante le sue condizioni geografiche e naturali, è un grande esportatore di prodotti agricoli ed ha impressionato il mondo con le sue tecnologie agricole altamente efficienti e a risparmio energetico. La Cina invece è un grande paese agricolo che sfama circa un quinto della popolazione mondiale e che contribuisce all’agricoltura moderna con invenzioni come il riso ibrido.
La cooperazione tra i due paesi asiatici nel settore agricolo è iniziata alcuni decenni fa, ed è servita da ponte per costruire relazioni bilaterali più strette.
Il China-Israel International Center for Training in Agriculture (CIICTA), centro sull’istruzione superiore e la tecnologia, costituisce un esempio di come la Cina e Israele collaborino allo sviluppo agricolo. Fondato nel 1993, è considerato uno dei primi e dei più importanti progetti tra i due paesi. A quei tempi, il centro si concentrava principalmente sulle richieste cinesi di sviluppo agricolo. La Cina aveva urgente bisogno di importare molte tecnologie avanzate, e di procedere alla formazione degli operatori. Il CIICTA offre 12 sessioni di formazione tecnologica, per esempio, su irrigazione e risparmio idrico, agricoltura in serra, selezione di sementi e allevamento di animali.
Oggi quasi tutti quei prodotti, così come le tecnologie agricole israeliane, si possono trovare in ogni angolo della Cina, o hanno un impatto su diversi aspetti dell’industria cinese”. Ad esempio, i semi dei pomodori ciliegini, che vengono consumati quotidianamente in Cina, sono stati importati da Israele. Anche la tecnologia di irrigazione a goccia, ampiamente utilizzata in Cina, in settori come la coltivazione su larga scala del cotone, nella regione autonoma del Xinjiang Uyghur, nel nordovest del paese e la coltivazione di frutti tropicali, come la canna da zucchero e il mango, nella regione autonoma del Guangxi Zhuang, nella Cina meridionale è in parte il risultato della collaborazione con Israele. Oltre alle innovazioni tecnologiche, il centro forma e fornisce personale altamente qualificato a università, istituti di ricerca e altre aziende agricole. Da quando è stato creato, il centro ha formato 4.000 specialisti impiegati in istituti di ricerca, e almeno 10.000 tecnici agricoli per il governo locale.
Allo stesso tempo, anche i concetti di gestione avanzata propri del settore agricolo israeliano aiutano la Cina a migliorare i margini di profitto del suo settore agricolo e a ottimizzare la struttura del settore per essere all’altezza del mercato internazionale.  
La Cina non è l’unica beneficiaria di questa cooperazione stretta. Anche le istituzioni israeliane hanno accumulato una grande esperienza pratica, e acquisito conoscenze da studiosi ed esperti agricoli cinesi che hanno visitato Israele. L’enorme superficie territoriale della Cina, le condizioni geografiche del nord e del sud del paese decisamente diverse, possono far luce sulle caratteristiche del settore agricolo globale, ma anche su tutti i problemi cui le diverse regioni del mondo si trovano a dover far fronte.  Nel frattempo, i progressi compiuti dalla Cina nella tecnologia delle sementi stanno contribuendo alla crescita dell’agricoltura israeliana. Infatti nelle Alture del Golan, nell’estremo nordest del paese, i semi per la produzione locale di litchi sono importati dalla Cina.
Nel corso di una recente visita del vice presidente cinese Wang Qishan in Israele, si è posto l’accento sulla cooperazione dei due paesi nel campo dell’agricoltura moderna, a margine della quarta riunione della Commissione Congiunta Cina-Israele sulla cooperazione e l’innovazione. Durante la visita, sono stati firmati otto accordi congiunti nei campi della scienza e della tecnologia, dell’innovazione e dell’agricoltura. “L’innovazione è la chiave per la prossima fase dello sviluppo agricolo della Cina, poiché il paese sta, oggi, intensificando gli sforzi volti ad aumentare la produzione agricola e i margini di profitto del settore.
Inoltre, i due paesi potrebbero anche applicare congiuntamente queste tecnologie e la loro esperienza per favorire lo sviluppo agricolo in altri paesi in via di sviluppo, e contribuire così ai loro programmi.


da “Global Times”, in Agrapress rassegna stampa estera, 29/11/2018